Marina Forti
Ci sono tanti modi di intendere il “dono”. Condividere un sapere, ad
esempio: in tempi di brevetti e proprietà intellettuale, dono può essere mettere a disposizione di altri un’invenzione geniale e utile, una conoscenza, brevettata, perchè bisogna pur combattere i pirati del mercato, ma volontariamente ceduta. Si pensi ad esempio all’ingegnere cubano che ha inventato lo Stabilak. Sotto questo nome va una sostanza che mescolata al latte appena munto permette di conservarlo tra 8 e 24 ore, in mancanza di frigoriferi, senza che vada a male e cominci a sviluppare germi nocivi. L’invenzione è semplice e del tutto naturale. >
Beni comuni – dalla stampa
I beni comuni e la proprietà intellettuale
Sabato 18 dicembre, allo Iulm di Milano il convegno «Condividi la conoscenza: nuovi commons, nuovi diritti» affronterà il problema fondamentale della società dell’informazione: come accedere ai saperi collettivi al di là delle sacre barriere fissate dai brevetti , dal copyright e più in generale dalla proprietà intellettuale? >
La Grande pattumiera del mondo
Vandana Shiva
L’India è stata letteralmente inondata di granate e razzi inesplosi ed esplosi provenienti dall’Iraq e dall’Afghanistan e destinati al riciclaggio come rottami metallici nel momento stesso in cui la sua industria del ferro e dell’acciaio viene distrutta dalle politiche di liberalizzazione e privatizzazione dei commerci. >
I semi della discordia
Johhn Irwing
La strana guerra della Monsanto, gigante della biochimica, contro un agricoltore della provincia canadese. >
«Mangeremo così» Ecco l’Onu del cibo – da Il Manifesto
Marina Forti
Al via a Torino «Terra madre», l’incontro organizzato da Slow Food. 5 mila produttori di 1.202 «comunità» a confronto su biodiversità, diritto alla terra e alle sementi, lotta agli ogm. >
Conoscenza, bene comune
Bruno Amoroso
La «società della conoscenza», lo slogan di cui sono pieni i manuali della globalizzazione e i documenti dell’Unione europea, è per noi un indirizzo sbagliato, lo scherzo di un amico o la stupidità di un nemico. >
Wikipedia, l’enciclopedia scritta da tutti
Franco Carlini
Utile per le più svariate ricerche, un testo aperto e aggiornato di continuo su Internet Chiunque può intervenire sulle voci e si rischia l’imprecisione. Ma proprio questa libertà permette una autocorrezione senza limiti. >
Open source L’epidemia a fin di bene
Franco Carlini
Dall’Europa all’estremo oriente il software libero si sta propagando in tutto il mondo. Un modello di produzione e distribuzione basato su concetti anti-economici, come la diffusione della conoscenza e la negazione dei diritti d’autore. E anche l’Economist si chiede: siamo al post-capitalismo? >