Paolo Andruccioli
Il compito dei rapporti è produrre dei bilanci, degli strumenti di lavoro e di ricerca e magari di attività politica. E se si scelgono i diritti fondamentali come indicatori di base, si ottiene (purtroppo) una fotografia del mondo alquanto preoccupante. >
Beni comuni – dalla stampa
Ogm, vendetta Monsantoì
Daniela Sanzone
Canada, il gigante biotech vince la causa sui contadini
Per la Corte suprema la multinazionale Usa «ha il diritto di brevettare semi gm». Gli ecologisti: «Così Monsanto potrà continuare a inquinare i campi» >
Nel mondo dell’immondo, storie di “Monnezza”
Ulrike Viccaro
Roma anni 70, quando era al culmine l’epopea dei «cernitori» e dei raccoglitori d’immondizia, non ancora «operatori ecologici». La loro eredità sta per diventare un dramma: MalagrottaVi hanno mai detto, da bambini, «studia se no vai a fare lo scopino»? >
La via spagnola allo sconto
AL. D’A
Scontro Madrid-Bruxelles sull’imposta per i prodotti culturali. Carmen Calvo, ministra spagnola, lancia una proposta choc per abbattere i prezzi di libri e soprattutto dischi : portare l’Iva dal 4% a «un simbolico» 1% per i libri e dal 16% al 4% per i cd. Questo il primo passo, in futuro una forbice dall’1% al 4% per tutti i prodotti culturali. >
Pazienti di tutto il mondo…
Marina Forti
Che relazione c’è tra il prezzo dei farmaci e il loro costo di produzione? A ben guardare, nessuna – e la questione, ormai lo sappiamo, sta tutta nei brevetti. Vittorio Agnoletto, nella sua veste di medico e leader della Lila, la Lega italiana per la lotta all’Aids, fa l’esempio dell’infezione da Hiv, il retrovirus responsabile dell’Aids: su 42 milioni di persone infettate (sieropositive) in tutto il mondo, 38 milioni non hanno accesso ai farmaci che possono rallentare e rendere meno penosa la malattia per il semplice motivo che in molti paesi i sistemi sanitari nazionali non possono permettersi di distribuire il trattamento ai loro utenti perché costa troppo. >
Il pensiero unico della precarietà a vita
Testo collettivo prodotto nelle riunioni tra intermittenti, insegnanti, ricercatori, precari all’interno della commissione scuole, pubblicato in L’Interluttant e di prossima pubblicazione in Les Inrockuptibles.
Come in ogni settore della società, il lavoro di ricerca subisce una crescente precarizzazione: si tratta di un fenomeno strutturale e niente affatto accidentale. Non bastano più i 20 anni di precarietà, tra la laurea e il post-dottorato, che precedono il riconoscimento del benché minimo statuto professionale: i contratti stabili sono ormai così rari che sempre più “ricercatori precari” alternano, o addirittura sommano, contratti a tempo determinato nel pubblico o nel privato, il sussidio di disoccupazione e il reddito minimo di inserimento (Rmi). >
Anche le briciole hanno il copyright
Vandana Shiva
Un’epidemia di biopirateria dilaga in India: le corporation agroalimentari – Conagra, Unilever e Monsanto – brevettano le biodiversità indigene. E’ un furto che deruba il paese dei mercati d’oltremare e che ci costringerà a pagare royalties per la nostra sopravvivenza. >
“L’acqua del rubinetto è più sicura”
Luca Fazio
“L’acqua del rubinetto è più sicura”
Intervista. “Gli acquedotti sono supercontrollati ma rischiano la privatizzazione.Giuseppe Altamore è Fautore di Qualcuno vuol darcela a bere (Fratelli Frilli Editore). Sta lavorando a un altro libro che uscirà a settembre, I predoni dell’acqua perduta, è esperto di questioni idriche e lavora a Famiglia Cristiana. >