Roberto Melloni
Quello che scrive Angela Azzaro, nel dibattito avviato da Liberazione sulla violenza, spesso omicida, degli uomini sulle donne, contiene una richiesta di autenticità che l’autrice non ha trovato nei commenti degli uomini. >
Roberto Melloni
Quello che scrive Angela Azzaro, nel dibattito avviato da Liberazione sulla violenza, spesso omicida, degli uomini sulle donne, contiene una richiesta di autenticità che l’autrice non ha trovato nei commenti degli uomini. >
Pasquale Voza
L’interrogativo radicale ed estremo, lanciato da “Liberazione” e riproposto tenacemente da Angela Azzaro (“Maschi, perché uccidete le donne? ”), interroga – non c’è dubbio – l’identità sessuata di noi uomini qui ed ora, dentro i processi storicoreali, nei quali tale identità si colloca e agisce. >
Pino Ferraro
E’ Perché gli uomini uccidono le donne? Credo di saperlo, ma non so dirlo. Sarà certo una scusa. Ma è la verità. Sento di saperlo, ma non so dirlo. La verità sta in questo scarto simbolico del dire, che ne custodisce il segreto, lo rivela, lo mente e ne autorizza la consegna. Una questione di ordine. Imposto dagli uomini. >
Franco Giordano
E’ onestamente impossibile sfuggire alla stringente e ragionata verità che ci ha proposto ieri su Liberazione Angela Azzaro. Le vie di fuga alla domanda secca e drammaticamente certificata “maschi, perché uccidete le donne”? possono infatti essere molteplici, quasi tutte condivisibili. Ma sempre di via di fuga si tratta. >
Angela Azzaro
Il merito più grande dell’iniziativa di Liberazione, “Maschi, perché uccidete le donne? “, dieci voci di uomini sulla violenza contro l’altro sesso pubblicate domenica scorsa, è stato quello di aver spostato completamente il punto di vista. >
Lea Melandri
Nel libro L’ultimo paradosso (Einaudi 1986), presentato come “un quaderno di appunti, note, osservazioni, pensieri sui problemi fondamentali dell’esistenza”, Alberto Asor Rosa scrive: “Uomini. Sediamo da secoli in gruppo intorno ad una tavola -non importa se rotonda o quadrata- impartendo il comando cui la nostra funzione ci abilita, distribuendo il potere che il nostro ruolo ci assegna. Anche fra amici indossiamo corazza: i momenti più intimi della nostra conversazione passano tra celate accuratamente abbassate. >
Franco Berardi “Bifo”, Giorgio Cremaschi, Alessandro Curzi, don Vitaliano Della Sala, Giuseppe Di Lello, Pietro Folena, Fabrizio Giovenale, Claudio Jampaglia, Andrea Milluzzi, Daniele Zaccaria
«Non è vero e non ci credo». «La nostra epoca ridà legittimità alla guerra, nella famiglia fioriscono violenza e sopraffazione». «La nostra cultura è patriarcale». >
Maria Stella Conte
Lei ascolta. Intanto scannerizza il suo interlocutore. Lo studia. Lo osserva. E cerca un modo per braccarlo, per stabilire un rapporto diretto, una relazione personale. Lui anche, ascolta. Ma il 60% delle volte disquisisce di politica, cultura, sport, attualità, sgusciando via da qualsiasi tentativo di approfondire il contatto sul piano umano: la ricerca di eventuali affinità elettive non lo interessa, semmai se ne sente infastidito quando non ne è terrorizzato. >