Lea Melandri
Dietro la sorpresa, la delusione, il visibile disappunto, non si può non sospettare la difesa a oltranza di quello stesso potere o privilegio maschile, che molti vorrebbero confinare nelle sue forme estreme, “abnormi”, “mostruose”, chiedendo che a combatterle siano le donne che ne subiscono le conseguenze. >
Approfondimenti
La posta in gioco della libertà e dell’amore
Vita Cosentino
Appartengo a quella generazione che Serena Zoli ha definito fortunata perché ha potuto fare sogni come progetti personali e collettivi, ha potuto con baldanza giovanile scappare di casa, vivere nelle comuni, nelle «coppie aperte»…. Sono consapevole che tutto questo sperimentare e soffrire ha contribuito alla fine di un certo modello di famiglia e ha messo in circolo libertà femminile. >
La parentela scherzosa
Marie Reine Toe
Introduzione
Sono nata nel 1974 ad Abidjan capitale della Costa d’Avorio, tuttavia sono cittadina burkinabè e risiedo in Italia dal 1991, figlia di un diplomatico, ho avuto la fortuna di viaggiare molto.
Dal 1994 al 1996 ho lavorato in emittenti locali abruzzesi ed ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive nazionali..
Nel 1999, per seguire i corsi universitari, mi sono trasferita a Genova dove, inoltre, ho studiato recitazione e continuato esperienze in ambito cine-televisivo. Oggi sono laureanda in Scienze Politiche. >
Il confronto è necessario
Giovanni Cesareo
“Lavorare stanca” scriveva Cesare Pavese. Di questi tempi, però, stanca, a quanto sembra, perfino discutere del lavoro, del cosiddetto “mercato del lavoro”, dei problemi presenti e futuri dei lavoratori. Tra l’altro, sembra che con le profonde trasformazioni intervenute negli anni più recenti e con la proclamata scomparsa della classe operaia (?), di lavoratori non meriti più parlare altro che genericamente. >
Nel sito qualcosa in più
Redazione del sito
Abbiamo visto che nell’articolo di domenica 15 gennaio (“E adesso ascoltateci”), Manuela Cartosio ha ripreso lo striscione “Ruini, basta!” dicendo che era firmato dalla Libreria delle donne. I >
Ai cattolici piacciono i Pacs
Clementina Boso
Una risposta al gioco al rimpiattino che, da mesi, il leader dell’Unione Romano Prodi e il segreteraio della Margherita Francesco Rutelli hanno ingaggiato con le alte gerarchie vaticane arriva, ieri, da una più che tempestiva indagine dell’Eurispes. Che a sorpresa rivela: il 68,7% dei cattolici italiani è a favore dei Pacs, il 65,6% difende la legge sul divorzio, del 77,8% è la percentuale di coloro che si dichiarano contrari al divieto dell’eucarestia per i divorziati mentre arrivano addirittura all’83,2% quanti si dicono favorevoli all’interruzione di gravidanza se la madre è in pericolo. >
Che stress il potere io scelgo la famiglia
Gianni Clerici
Per solito occupate dall´eliminazione di celebri tenniste quali Venus Williams, o dalla cattiva forma dell´eroe nazionale, Hewitt, le prime pagine dei quotidiani australiani aprivano ieri con la notizia delle dimissioni di Geoff Gallop. Era, Gallop, il premier dell´Australia occidentale, uno dei sei Stati di questo Paese vasto quanto l´Europa. >
194, il trucco per aggirarla
Bianca la Monica*
Nessuno lo dice, ma l’obiettivo finale dell’offensiva della destra è proprio quello di cancellare la legislazione sull’aborto. Anche Casini smentisce l’intento, ma poi rispunta l’idea del controllo dei consultori >