Triennale di Milano, Salone d’onore, Viale Alemagna 6 Mercoledì 14 giugno 2006, dalle 9.30 alle 13.00 – dalle 14.30 alle 17.00 Ingresso libero Violenze domestiche, abusi e vessazioni psicologiche. Sono le piaghe contro cui combatte tutti i giorni Yvonne … >
Approfondimenti
Donne d’Africa, un nuovo inizio
Padre Giulio Albanese
“L’Africa in soccorso dell’occidente? Se è così, occorre che essa prenda il fiato, si attrezzi di tutto punto, perché altrimenti rischia di soffocare, se non addirittura di annegare, in questo salvataggio. Infatti, bisognerebbe giungere a un’autentica presa di coscienza dell’Africa, per se stessa.
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Marina Civardi si inserisce nello scambio pubblicato su “Riflettendo su alcune parole chiave”
Marina Civardi
Questo è possibile in una relazione “privilegiata” (cioè selta da me) in un
posto di lavoro questo non è possibile in quanto non si scelgono le relazioni
ma si ha/bisogna avere la misura di trovarsi in un posto collettivo (e per
collettivo intendo qui comune a uomini e donne) e gerarchizzato. >
Pacifisti da combattimento
Giuliana Sgrena
Un gruppo composto da 120 refusnik israeliani e 120 ex prigionieri politici palestinesi cerca di spezzare il cerchio della diffidenza e degli istinti suicidi. «Siamo diversi, ma abbiamo lo stesso obiettivo»
La mia lettura del libro di Marirì Martinengo La voce del silenzio
di Laura Minguzzi
L’amore per la storia vivente ha infranto il muro degli affetti familiari…
Lingua bene comune, Città Aperta
Marco Lorenzini
La lingua che usiamo nel nostro vivere quotidiano dà immagine e forma alle cose, alla sostanza delle cose e alle relazioni tra persone; persone che sono soggetti di plurime collettività (culturali, socio-economiche, politiche) e allo stesso tempo individui consapevoli di essere tali quando sanno stare con gli altri. >
Lettera sulla libertà. Relazioni e desideri di donne e uomini in trasformazione
Stefano Ciccone, Chiara Martucci
Cara Chiara,
il tema della libertà rimanda per me a due parole su cui vorrei che confrontassimo i nostri percorsi e le nostre prospettive politiche ed esistenziali. La prima parola è la relazione.
Il perdono e l’imperdonabile
Barbara Mapelli, Claudio Vedovati
Caro Claudio,
avvio questo nostro dialogo sul perdono tra i generi consapevole di come sia complessa, contraddittoria e difficile l’accettazione di questo punto di vista da parte di un uomo. Già, perché dico ‘perdono tra i generi’, ma in realtà intendo – e tu lo sai bene – perdono delle donne verso gli uomini.