Luisa Muraro
Del comunismo io voglio salvare che il lavoro delle persone abbia un riconoscimento, una dignità, e che sia fonte di libertà. >
Luisa Muraro
Del comunismo io voglio salvare che il lavoro delle persone abbia un riconoscimento, una dignità, e che sia fonte di libertà. >
Rinalda Carati presso la Filtea (Federazione italiana lavoratrici tessili e abbigliamento), Camera del lavoro di Brescia, presenti operaie, delegate e sindacaliste.
ROSA: L’interrogativo mi sembra importantissimo, e lo sto pensando dentro di me. A casa mia di comunismo si parlava. Era qualcosa di molto importante, ma molto lontano. >
Lia Cigarini
C’è una politica della rappresentanza e c’è una politica della contrattazione. Fra loro non si escludono. Non possono escludersi, se non altro perché la contrattazione, nella politica come in tutte le relazioni umane, viene prima, a un livello piú elementare. >
Clara Jourdan
Molti commenti ha suscitato la notizia della sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee che, in nome dell’uguaglianza dei sessi sul lavoro, impone all’Italia e ad altri paesi di denunciare la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (01 1) che Yieta il lavoro notturno industriale femminile. >
Maria Marangelli, responsabile della formazione per la FIOM Lombardia
“In azienda parlo sempre, continuamente sollecitata dalle mie compagne e dai miei compagni di lavoro, che mi considerano un punto di riferimento importante. Ma quando vengo qui, al sindacato, divento muta, ascolto, mi sembra di non aver niente da dire, da dare.” >
Rosa Piantoni delegata Zucchi S.p.A. e di Milena Bianco delegata Confezioni Manerbiesi
Vorrei qui affrontare uno dei temi che mi stanno più a cuore, che tuttavia non mi pare venga a sufficienza sviluppato. >
Lia Cigarini
[…]
Piú importante delle formule adottate fu l’intrecciarsi delle relazioni; questo, infatti, permise alla volontà femminile di prendere forza e forma. E’un punto di cui voglio sottolineare l’importanza. >