di Luisa Muraro
Il Centro culturale Villa Pallavicini (via Meucci 3, Milano), alle 18.30 di lunedì 4 giugno, ospiterà un incontro pubblico e conferenza stampa in vista di un’opera commemorativa in piazza Vetra, che vuol essere In memoria delle cosiddette streghe. >
Contributi
Cliente? Chiamiamolo con il suo nome
di Massimo Lizzi
Ho sempre visto la prostituzione come una condizione di servitù sessuale e non ho mai creduto possibile riconoscerle una dignità, tanto meno per mezzo di una legittimazione giuridica o di un linguaggio mutuato dal lessico professionale, commerciale o da qualche inglesismo. >
La tragedia di Francavilla e l’incidente di Avvenire
di Luisa Muraro
Non trovarsi in sintonia con i propri lettori e lettrici, è un incidente che può capitare, ma quello capitato al quotidiano cattolico Avvenire è così grave che somiglia al deragliamento di un treno. Sulla fine violenta della famiglia di Francavilla, madre, bambina e padre, la giornalista Marina Corradi ha scritto un commento sbilanciato e impressionante, fuori dai binari del buon senso, e si è portata dietro il giornale nella persona del suo direttore, Marco Tarquinio. >
Italia e Irlanda sull’aborto e altri confronti
Intervista di Clara Jourdan a Luisa Muraro
Il 25 maggio 2018 ci sarà in Irlanda un referendum per rendere possibile al parlamento di fare una legge in favore delle donne che chiedono di poter abortire senza andare all’estero. >
Le donne sono qui
Questa lettera è indirizzata alle donne che oggi siedono in Parlamento. >
Cis, terf, favolosa e altre parole inappropriate
di Cristina Gramolini
Comincio dal fatto che non sono favolosa e non voglio esserlo. >
Cadiamo dal pero
Le donne e l’uomo che amministrano gli spazi della libreria delle donne di Milano in facebook sono noi e noi siamo loro. >
Lo Stato di Diritto si infrange contro la fine del patriarcato
di María-Milagros Rivera Garretas
Una sera delle feste di San Fermín del 2016, cinque maschi, presunti uomini, autodenominati “Il branco”, spinsero una ragazza in un portone di Pamplona, la violentarono in gruppo e filmarono la loro prodezza. Si sentivano tanto impunibili come alcuni magistrati, presunti uomini anch’essi, li hanno giudicati essere l’altro ieri. >