El País, Spagna
In Afghanistan 21 milioni di donne e bambine vivono soffocate dal regime. Quattro anni fa gli Stati Uniti e i loro alleati hanno abbandonato le afgane, ritirando le truppe dal paese dopo gli accordi di Doha >
Dalla stampa
Centinaia di illustri ebrei e israeliani esortano le potenze mondiali a ritenere Israele responsabile “per le atrocità di Gaza”
di Etan Nechin
Una lettera aperta, firmata da almeno 460 intellettuali, celebrità e personaggi politici ebrei e israeliani, invita le Nazioni Unite e i capi di Stato ad affrontare «le condizioni di fondo dell’occupazione, dell’apartheid e della negazione dei diritti dei palestinesi» che sono assenti dall’accordo di cessate il fuoco di Gaza del presidente degli Stati Uniti Trump >
Coinvolgersi nella realtà che cambia
di Alberto Leiss
«Non esiste un punto di vista femminista». «…Sono disposta a perdere ogni coerenza teorica per restare coinvolta nella realtà che cambia». >
“Mio figlio undicenne, l’unico in classe senza cellulare”, lettera al Corriere
di Vittoria P.
Mio figlio ha undici anni e ha appena iniziato la prima media. Mi ha raccontato che è l’unico in classe a non avere un cellulare e a non giocare ai videogiochi. >
Un giorno gli israeliani diranno delle atrocità commesse dal loro Paese a Gaza: «Sono sempre stato contrario»?
di Amira Hass
Le persone non nascono crudeli, lo diventano. La crudeltà dei palestinesi nei confronti degli israeliani è ampiamente documentata, mentre la nostra crudeltà, quella della società israeliana, sta diventando sempre più sofisticata per proteggere il nostro bottino. >
Edith Bruck: “Non sono gite”
di Annalisa Cuzzocrea
Edith Bruck è nel suo salotto circondata da due mazzi di roselline bianche. Rinuncia al caffè, ma non a una sigaretta leggera. Ha ascoltato le dichiarazioni di Eugenia Roccella. >
Il coraggio di Francesca Albanese e Greta Thunberg
di Franca Fortunato
Francesca Albanese e Greta Thunberg sono due donne coraggiose e autorevoli, l’una “relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967”, l’altra, giovane svedese promotrice del movimento mondiale Fridays for Future contro il surriscaldamento globale. >
Quando finisce la guerra non inizia la pace, ma il silenzio
di Lina Ghassan Abu Zayed
Quando le bombe smettono di cadere, il mondo presume che la guerra sia finita e la chiama pace. Ma a Gaza il silenzio che segue il bombardamento non è pace; è l’inizio di un confronto con il vero dolore. >
