di Marco Politi
Qualcosa non funziona nella decisione presa al liceo Mamiani di cancellare l’appellativo di padre e madre sul libretto delle giustificazioni, introducendo l’etichetta “genitore 1” e “genitore 2”.
Punto di vista
BOOKCITY MILANO 2013 – Quando si spengono le luci (il Saggiatore 2013)
Liliana Rampello introduce la conversazione con Agnese Grieco scrittrice, drammaturga e regista teatrale a partire dal libro di Erika Mann da lei curato
Inghilterra, dal Sinodo della Chiesa anglicana primo sì alle donne vescovo
La Chiesa d’Inghilterra rompe con la tradizione e si avvia verso una scelta clamorosa: 378 favorevoli, otto contrari, 25 astenuti, è praticamente un plebiscito la votazione con cui il Sinodo della Chiesa anglicana, riunito da ieri a Londra, ha deciso per l’apertura al vescovato alle donne. Una grande vittoria per Justin Welby, nuovo arcivescovo di Canterbury, tra i maggiori sostenitori della riforma.
L’Iran e “L’albero dei fiori viola”, intervista a Sahar Delijani
In occasione del Salone del Libro di Torino, Elena Donà ha avuto modo di intervistare la scrittrice iraniana Sahar Delijani, che ha appena pubblicato il suo primo romanzo “L’albero dei fiori viola”, e di parlare con lei dell’Onda Verde, dei … >
Dossier tematico che trae ispirazione dal libro “La Giudice. Una donna in Magistratura”
Rosa Brignone fondatrice di Time for Equality ci dà notizia del primo Dossier tematico che trae ispirazione dalle questioni sollevate dalla giudice Paola Di Nicola nel libro La Giudice. Una donna in Magistratura, e discusse nella conferenza-dibattito organizzata da Time for Equality il 30 maggio scorso a Lussemburgo.
La differenza secondo la Crusca
«La prima ministra Enrico Letta…». Che ne dite? Vi pare una formula corretta? Risposta: no. Dunque perché dovrebbe essere corretto dire: «Il ministro Maria Chiara Carrozza»? Risposta: a rigor di logica (grammaticale) non è corretto, ma per alcune professioni e cariche l’uso ci suggerisce il maschile anche quando abbiamo a che fare con un referente femminile. Niente di più sbagliato.
Femminismo e religione: per Luisa Muraro una relazione possibile
Intervista di Marianna Cappi
Che cosa l’ha spinta, da non credente, allo studio delle mistiche? Che cosa può dirci ancora oggi la loro esperienza? La distinzione così drastica tra credenti e non credenti, non mi corrisponde e siamo in molte a pensarla così, forse anche tra gli uomini.
Una semantica della generosità
Quante sono le parole di cui possiamo e forse dobbiamo riappropriarci, ripulendone e decostruendone i significati dominanti? La cura, per esempio, è una di queste. Se, infatti, nel comune e un po’ confusionario immaginario viene a segnalare l’idea opprimente dell’obbligo, dello sforzo o di un’altrettanto perniciosa sindrome salvifica, oggi sappiamo che vale la pena soffermarcisi con meno pregiudizi.
