di Stefano Sarfati
Collegato al discorso sull’autocoscienza c’è quello sul simbolico, come ha riferito Lia Cigarini anche nell’ultima redazione allargata di Via Dogana Tre… >
Punto di vista
E vissero insieme felici e contente
di Anita Chaudhuri
A Londra un’esperienza di cohousing riservata a donne di più di cinquant’anni si rivela un modello di vita alternativo che ha molti aspetti positivi >
Aiutiamo Israele a uscire dal brutto vicolo cieco
di Gad Lerner
Si può aiutare Israele a sfuggire al vicolo cieco in cui sta cacciandosi, nell’illusione di poter sopravvivere solo grazie alla sua forza militare? Oggi la società israeliana è angosciata dalla sensazione che il mondo non comprenda il trauma vissuto a partire dal 7 ottobre. E questa incomprensione rischia di produrre conseguenze catastrofiche. >
Sotto tregua Gaza
di Maria Nadotti
Sotto tregua Gaza. 2009-1956 (Italia 2009, 33m), cortometraggio >
Parla per te
di Vita Cosentino
L’intento di questo numero di Via Dogana3 è rimettere in circolo la parola autocoscienza, riprendendo dagli scritti di Carla Lonzi elementi che approfondiscano per l’oggi il suo significato e la sua pratica. >
«Non scrivete il nome di mio padre su una bomba»
di Lucia Capuzzi
«Non scrivete il nome di mio padre su una bomba». È stato questo il toccante appello di Yoatam Kpnis, figlio ventinovenne di Liliach Lea Havron ed Eviatar Kipnis, gli italo-israeliani assassinati da Hamas nell’attacco al kibbutz di Be’eri dove vivevano >
Con la Carovana dei libri fra i villaggi terremotati
di Arianna Di Genova
Parla la libraia marocchina Jamila Hassoune, ospite al 900fest di Forlì dedicato alla scuola. «Penso di essere riuscita, negli anni, ad accendere una scintilla di curiosità in chi ha partecipato. Il mio progetto nomade nasce dal dialogo e dalla conoscenza» >
La tedesca in me: riflessioni sul conflitto israelo-palestinese
di Anonima
Abbiamo ricevuto una lettera di una cittadina tedesca che vive in Italia >