Serena Bournens
Ottocento milioni. Sono le case nel mondo che non hanno un rubinetto dell’acqua. Diciottomila. Sono le bambine africane che la mattina, invece di andare a scuola, si mettono una brocca in testa e l’acqua che serve loro per sopravvivere la vanno a raccogliere a chilometri di distanza. Dodici milioni. Sono le persone, in gran parte minori, che ogni anno muoiono per colpa dell’acqua. Perché è inquina perché, peggio ancora, è carente. Quattro. Sono i litri d’acqua che un cittadino del Gambia può consumare al massimo in un giorno. Trecento, quelli che consuma in media un cittadino americano o europeo. >
Archivio dell'autore: libreria
Uno sguardo sul mondo
Serena Bournens
Sono 31 i Paesi nel mondo e un miliardo e 400 mila persone che non hanno accesso all’acqua pulita. Il Paese che ha a disposizione le maggiori risorse idriche è la Groenlandia (con 10 milioni di metri cubi annui pro capite); quello con minori riserve è il Qatar (con 94 metri cubi). >
La danza della consapevolezza – da Il Manifesto
Francesca Pedroni
È un fenomeno in crescita la danza contemporanea africana. I suoi esponenti vengono dal Senegal, dal Magadascar, dal Burkina Faso, dalla Costa d’Avorio, dal Sudafrica. Coreografi e interpreti il cui corpo è memoria ancestrale di tradizioni che però si rinnovano nell’incontro con la scrittura coreografica occidentale e con problematiche attuali come la globalizzazione, il dialogo tra etnie, culture e religioni, il dolore, purtroppo inarrestabile, per le devastazioni della guerra. >
Sinfonia per un nuovo mondo
Loris Campetti
Un milione almeno in piazza a Roma per dire basta alla guerra. La manifestazione di un popolo che vive le ferite di Baghdad, di Pristina, di Madrid e pretende di spezzare la catena della morte e del terrore. Cominciando con il ritiro delle truppe dall’Iraq. Il cammino di pace per un altro mondo possibile non si ferma
La Nobel senza paura
Georgina Higueras (traduzione di Clara Jourdan)
Lei ha detto che il maschilismo è una malattia, come l’emofilia.
R. In effetti, l’emofilia è una malattia che si trasmette attraverso le madri. Alcune madri hanno nel proprio corpo gli elementi nascosti della malattia, e anche se loro non ne sono affette, la trasmettono ai figli e li fanno ammalare. >
Vince la seconda battaglia Europea sull’Acqua
Rosario Lembo
Ribaltata la proposta della Commissione giuridica di liberalizzare la gestione dell’acqua contenuta nel Rapporto Miller >
Con un sms ho mobilitato Madrid
Parla il ragazzo che ha avviato la ribellione contro il Pp. Con un semplice messaggino: «Aznar non fare il finto tonto»
Non ha nome né cognome, solo un cellulare. È stato lui, un ragazzo di Madrid, a lanciare sabato la protesta contro la strategia di occultamento delle informazioni seguita dal governo e dal Pp. La catena radiofonica Radiocable (www.radiocable.com) lo ha scovato e intervistato ieri. Questo è il testo
La pace nella guerra, la guerra nella pace
Paola Melchiori
Le pratiche di pace femminili mostrano che il rifiuto della guerra comporta la rivoluzione di tutto il lessico della politica. Per chiarire le occulte parentele che legano la violenza pubblica e quella privata, e per inventare una politica della relazione contro la politica dell’identità