Marina Boscaino
Di cosa vuole convincerci la signora Moratti? Di cosa ha bisogno di convincerci? Come un caparbio amante respinto continua ad inviarci doni. >
Archivio dell'autore: libreria
L’impresa delle origini – da Il Manifesto
Enzo Costa
Il processo di globalizzazione sta certamente modificando in profondità il mondo in cui viviamo, rimescolando confini, ridefinendo identità, ponendoci di fronte a sfide che, prima ancora di poter essere affrontate sul piano dell’azione politica, richiedono di essere capite, elaborate, pensate.
Lettera
Serena Sartori
Cara Vita
ho ricevuto i ringraziamenti da Dani K. per quello che abbiamo fatto per L’associazione TdF e per il Burkina….te li giro con la convinzione che tu li meriti particolarmente… >
Dal continente della tigre oltre il cliché della tigre
L’Africa nera che resta oscurata, che non fa notizia, che è teatro di guerre `dimenticate’ nonostante il bollettino quotidiano dei morti, le legioni di bambini-soldato, la magnitudine dei disastri dello sviluppo, il disperante dilagare dell’Aids è stata al centro di un seminario sul tema «Comunicare l’Africa» al Festival internazionale del cortometraggio di Siena: un incontro ricco di voci e contributi `interni’ al problema, perché promosso dalla Fondazione africana per la medicina e la ricerca (dal 1957 presente in quattordici paesi africani) in tandem con l’Osservatorio sui modi di ‘trasmettere’ l’Africa in occidente, da poco istituito all’Università di Siena. >
L’agenda della Moratti
Marina Santini
Leggo l’editoriale di Roberta Carlini, «Lettera dalla scuola» (il manifesto 30 novembre). L’ultima frase «lamenta» che nessun insegnante statale ha ricevuto una lettera autografa della ministra dell’Istruzione – non più pubblica – come invece è accaduto alle famiglie dei ragazzi e dellle ragazze che hanno scelto la scuola privata. >
La pratica creativa del narrare
Donatella Alesi *
A proposito di un romanzo, di un film, della presa di parola delle donne, della scuola e della lingua che ci nutre insieme al latte materno e all’aria che respiriamo >
Come una barca senza timone
Monica Benedetti
Mio nonno è stato il compagno della mia infanzia, ed era un uomo geniale, colto, affettuoso. In più era un artista, e sulle pareti del suo studio c’erano i molti quadri dai quali non si era potuto distaccare; tra questi, il mio preferito era un disegno del Mosè di Michelangelo, fatto a matita e carboncino quando lui aveva diciotto anni. >
Il miracolo
Marina Terragni
Penso a due cose simultaneamente. Penso all’aspra guerra dei sessi nel privato. Crescono le separazioni, soprattutto quelle giudiziali, e i divorzi. Spesso che la chiave del divorzio è l”eccessiva” affermazione professionale della moglie. >