Vita Cosentino
Da Parigi arriva la notizia che nelle scuole verranno avviati “corsi d’autorità”, rivolti a chi insegna, per stabilire insieme il comportamento da tenere in classe. >
Approfondimenti
Una firma per Renata Puleo e Simonetta Salacone
Annalisa
Anche questo si aggiunge a un clima inquietante di compressione della libertà nel nostro Paese.
Una compressione che non riguarda solo l’informazione, ma anche l’istruzione, insomma tutti i canali che influiscono sulla formazione delle opinioni e del pensiero. >
Laboratorio di filosofia
Gemma De Magistris
Martedi pomeriggio aula di filosofia laboratorio multiculturale partito clandestinamente per ora. >
Cronaca scolastica multiculturale
Gemma De Magistris
Tra i miei libri da 3 settimane c’è “Una terrazza proibita” di Fatema Mernissi. Me lo ha prestato una mia studentessa egiziana, Koloud.
Ci teneva a farmelo leggere, voleva che ne parlassimo. Ma il libro non posso restituirlo perchè K è partita e non può tornare. >
No dal molin e il gruppo donne: differenze ineludibili
Dichiarare come prioritaria la centralità dello sguardo femminile sul mondo, la scelta della nonviolenza, l’attenzione al linguaggio ci caratterizza come gruppo e rappresenta una posizione politica precisa, che va nominata e perseguita autonomamente.
Marìa Zambrano: la donna e la storia
di Federica Dragoni con introduzione di Federica Giardini
La Comunità di pratica e riflessione pedagogica e di ricerca storica (Marirì Martinengo, Laura Minguzzi, Marina Santini Luciana Tavernini) di Milano, continua la pratica dell’approfondimento della storia vivente
Citazioni tratte da “Il pensiero dell’esperienza”
di Marirì Martinengo
Queste riflessioni sono in sintonia con la nostra pratica di storia vivente e ne dicono alcuni aspetti.
Per i morti a Kabul le bandiere della pace
Le donne e gli uomini della rete delle Città Vicine esprimono la loro sofferenza dinnanzi alla morte dei sei militari italiani avvenuta a Kabul, ennesimo scempio di giovani vite di uomini, prevalentemente del Sud, che spesso scelgono la carriera militare per sfuggire alla disoccupazione e all’insignificanza del senso del maschile in questo preciso momento storico. >
