Sentenza di primo grado a Brescia Delitto d’onore premeditato: massimo della pena per il padre-padrone della ragazza pakistana uccisa perchè troppo occidentale. La madre si schiera con il marito. 30 anni anche ai cognati di Hina >
Approfondimenti
L’amore che non scordo, storie di comuni maestre
Vita Cosentino, Cristina Mecenero, Daniela Ughetta, Manuela Vigorita
Quattro storie di maestre, quattro classi, quattro realtà scolastiche riprese tra il 2005 e il 2007 in Italia. Nelle scuole primarie il sapere passa attraverso le relazioni in cui quello che davvero viene messo in gioco non è solo un sapere specialistico ma la propria umanità. >
30 anni di carcere al padre di Hina La madre si dispera
Manuela Cartosio
Solo mezzora di camera di consiglio, poi la sentenza che ha accolto, salvo un particolare, le richieste del pm Paolo Guidi. Scontate le condanne – 30 anni, il massimo con il rito abbreviato – l’udienza conclusiva del processo di primo grado per l’uccisione di Hina Saleem è stata segnata dalla reazione della madre della giovane pakistana, sgozzata l’11 agosto 2006 a Sarezzo dai maschi del clan familiare, punita perché aveva scelto di vivere all’occidentale. >
Basta violenza contro le donne
Una ragazza dopo essere salita sull’autobus sbagliato ed essere scesa al capolinea di Baggio, è stata stuprata in pieno giorno in un cascinale abbandonato. >
Basta violenza contro le donne
Donne di Baggio
Una ragazza dopo essere salita sull’autobus sbagliato ed essere scesa al capolinea di Baggio, è stata stuprata in pieno giorno in un cascinale abbandonato. E’ l’ennesima violenza contro le donne ma in questo caso la vittima ha scelto di reagire e di fare il possibile per fare arrestare lo stupratore. >
Base USA Vicenza blocchi bonifiche: ronti a tornare
Se i lavoratori dell’aziende incaricate della bonifica torneranno al Dal Molin, noi torneremo a presidiare gli ingressi dell’aeroporto e a impedir loro l’ingresso. >
L’emergenza rimossa
Barriere di sesso e barriere identitarie crescono assieme, cadono assieme. Non uno degli uomini che hanno a cuore la sicurezza sarà credibile finché alienerà sui rumeni o su altri “altri” un’autocoscienza che non riesce a fare su di sé e sui propri vicini di casa. >
L’emergenza rimossa
Ida Dominijanni
Passano i giorni, monta l’onda razzista, cresce il delirio identitario, si gonfia il panico securitario, slitta in stato d’eccezione lo stato di diritto, precipita in senso comune fascistoide il senso comune democratico, e nel frattempo svanisce nella nebbia del rimosso il fatto, il dato, l’evento che a tutto questo ha dato origine. >
