Orsola Casagrande
Cinzia Bottene, del presidio permanente accusa: «Ora media e politici tentano di oscurarci, ma sarà un grande corteo. Il governo è avvisato»
Pratiche di lotta
Lettera recapitata l’8 marzo 2007 da una delegazione di donne “no Dal Molin” alle donne americane della caserma Ederle di Vicenza …
di le donne del no al dal Molin
Seguendo un filo mai smarrito, che unisce le donne da secoli sui valori della dignità, della parità, della libertà e nel rispetto della persona e dei diritti, veniamo qui oggi 8 marzo 2007 con una riflessione in più, quella sulla pace. >
Invito alla manifestazione del 15 dicembre 2007 a Vicenza
Cara Silvia,
ti scriviamo per invitarti alla manifestazione che stiamo organizzando per il 15 dicembre. Per la verità si sta lavorando per la costruzione di più iniziative, che dovrebbero tenersi nelle giornate del 14, 15, 16 dicembre, ma il calendario ancora non è pronto. >
Base USA Vicenza blocchi bonifiche: ronti a tornare
Se i lavoratori dell’aziende incaricate della bonifica torneranno al Dal Molin, noi torneremo a presidiare gli ingressi dell’aeroporto e a impedir loro l’ingresso. >
Io resto a Vicenza, e la MIA marcia per la PACE la conseguo ogni giorno
Thea Valentina Gardellin
Presidenti della Camera e del Senato,
Parlamentari e Senatori tutti,
Sindaco Hullweck,
Ahimé, nonostante siano trascorsi diversi mesi, ancora una volta mi trovo nella condizione di dovervi scrivere. >
Da Vicenza all’Europa
Da oltre un anno, uomini e donne della città di Vicenza stanno lottando contro la costruzione di una nuova, immensa struttura militare statunitense, che non vogliamo sia costruita né nella nostra città nè altrove. >
“Vicenza? Un esempio dello shock capitalista”
Cristina Piccino
Movimenti – In Veneto si prepara l’opposizione agli States. E arriva l’autrice di No Logo
Intervista a Naomi Klein, a Venezia per presentare un cortometraggio nato dal suo nuovo libro. “Bisogna riflettere sul perché negli Stati uniti continuano ad appoggiare un governo militarista” La base Usa è un ottimo esempio di shock su cui esercitare una pressione capitalista. Si costruisce uno spazio chiuso, militare, anzi legato alle guerre, che modifica radicalmente la vita degli abitanti di una città >
Le signore in rosa che assediano Bush
Sono anti-Bush, anti-guerra e poco indulgenti con i democratici che fanno il gioco dei repubblicani. Sono avvocate, pr, consulenti finanziarie, agiate e di sinistra. Sono le “codepink”, il movimento delle donne in rosa che sta scuotendo i palazzi di Washington. Appuntamento il 17 settembre a Capitol Hill Irene Alison – Washington
