Robin Corey
Un buon punto di partenza per indagare l’uso intimidatorio della paura nell’America contemporanea è il posto di lavoro, perché è lì – nelle pratiche di assunzione e licenziamento, promozione e retrocessione scarsamente regolamentate; >
Robin Corey
Un buon punto di partenza per indagare l’uso intimidatorio della paura nell’America contemporanea è il posto di lavoro, perché è lì – nelle pratiche di assunzione e licenziamento, promozione e retrocessione scarsamente regolamentate; >
Anna M. Ponzellini
Tuttavia, quando abbandoniamo il (consolante) approccio descrittivo delle “buone prassi”, il panorama che, soprattutto in Italia, ci offre la rilevazione quantitativa di tali esperienze appare estremamente preoccupante. Sono infatti pochissime – non oltre il 3%, secondo una stima avanzata da una indagine sulla contrattazione aziendale – le aziende dove negli ultimi anni sono state introdotte norme sul lavoro classificabili, anche in senso lato, come misure favorevoli alla conciliazione. >
Daniela Roveda
LOS ANGELES – La Nike si è cosparsa il capo di cenere. In un raro mea culpa per un’azienda occidentale, il colosso accusato di avere chiuso un occhio sulle condizioni di lavoro negli stabilimenti del Terzo Mondo che fabbricano le scarpe indossate da Michael Jordan e Kobe Bryant ha preso le misure moralmente necessarie. e ieri ha pubblicato una lista di 700 fornitori, indirizzo compreso, affinché chiunque possa andare a controllare lo stato delle fabbriche. >
Danilo Taino
Se le idee nuove in fatto di politiche sociali fossero petrolio, i pozzi norvegesi non sarebbero certo sulla via dell’ esaurimento. >
Chiara Saraceno
A prima vista, i dati presentati ieri dall´Istat sulle tendenze nel mercato del lavoro nel quarto semestre 2004 e per il periodo 2003-2004 delineano un quadro positivo. Il tasso di occupazione è stabile. >
Dino Martirano
ROMA – Il Consiglio superiore della magistratura celebra il quarantennale dell’ ingresso delle donne in magistratura bocciando un progetto per le pari opportunità. >
Maria Pierdicchi* e Rosanna D’Antona**
L’Italia è un grande Paese produttore di creatività, talento e flessibilità, ma queste risorse non riescono a essere coltivate e incanalate nella direzione auspicabile e utile a creare vantaggi competitivi sostenibili e per il bene collettivo. >
Cinzia Sasso
L’annuncio è il tic-tic di un paio di scarpette col tacco, qui, dove le strade sono sempre coperte di neve e dove oggi il termometro, mite, a mezzogiorno segna meno sei. >