31 Maggio 1993

Oro e libri

Piera Moretti

Questo testo è la versione abbreviata di un intervento presentato a un seminario sul lavoro – “La vi ta attiva”, Mestre, marzo 1993 organizzato dall’associazione ione politica La rete della differenza. >

31 Marzo 1993
Via Dogana n. 9

Come vogliamo ricompensare chi fa il lavoro di cura?

Paola Piva consigliera comunale di Roma

L’inchiesta di Roberta Tatafiore (Via Dogana n. 3 e 4) racconta di donne che sperimentano il lavoro di cura non come ripiegamento su compiti tanto necessari quanto modesti, bensí come scoperta di sé e un modo per dare spessore ai rapporti familiari. >

31 Gennaio 1993
Via Dogana n. 8

“Su questa terra”

Luisa Muraro

Del comunismo io voglio salvare che il lavoro delle persone abbia un riconoscimento, una dignità, e che sia fonte di libertà. >

31 Gennaio 1993
Via Dogana n. 8

“Un’idea giorno per giorno”

Rinalda Carati presso la Filtea (Federazione italiana lavoratrici tessili e abbigliamento), Camera del lavoro di Brescia, presenti operaie, delegate e sindacaliste.

ROSA: L’interrogativo mi sembra importantissimo, e lo sto pensando dentro di me. A casa mia di comunismo si parlava. Era qualcosa di molto importante, ma molto lontano. >

1 Settembre 1992
Via Dogana n. 6

Dopo l’accordo sul costo del lavoro: quale pratica?

Lia Cigarini

C’è una politica della rappresentanza e c’è una politica della contrattazione. Fra loro non si escludono. Non possono escludersi, se non altro perché la contrattazione, nella politica come in tutte le relazioni umane, viene prima, a un livello piú elementare. >

1 Giugno 1992
Via Dogana n. 5

La differenza maschile

Clara Jourdan

Molti commenti ha suscitato la notizia della sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee che, in nome dell’uguaglianza dei sessi sul lavoro, impone all’Italia e ad altri paesi di denunciare la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (01 1) che Yieta il lavoro notturno industriale femminile. >

1 Giugno 1992
Via Dogana n. 5

Sindacato. Fuori dai luoghi comuni

Maria Marangelli, responsabile della formazione per la FIOM Lombardia

“In azienda parlo sempre, continuamente sollecitata dalle mie compagne e dai miei compagni di lavoro, che mi considerano un punto di riferimento importante. Ma quando vengo qui, al sindacato, divento muta, ascolto, mi sembra di non aver niente da dire, da dare.” >