11 Maggio 2018
Duoda

Storia, immaginazione, genealogie: Natalie Zemon Davis e tante altre

di Anna Paola Moretti
Qualche tempo fa, in occasione della presentazione del libro Leda. La memoria che resta, col quale nonostante la scarsità delle tracce documentali avevo ricostruito la vita della diciottenne partigiana fanese Leda Antinori, Barbara Montesi, una giovane storica dell’Università di Urbino, aveva accostato quel lavoro alle modalità di ricerca utilizzate da Natalie Zemon Davies, suscitando la mia curiosità. >

5 Maggio 2018
il manifesto

Dalla terra delle foreste, incontro con Jacinta Kerketta

di Daniela Bezzi
«Fin da bambina, era come se nel mio intimo ci fosse un tizzone di brace ardente. Crescendo, fui testimone della violenza domestica su mia madre e già in giovane età questa brace prese la forma di poesie…» >

3 Maggio 2018
Argo - Cento occhi su Catania

Leda Antinori, una staffetta partigiana

di Cinzia Colajanni
Di Leda Antinori, staffetta partigiana, si è parlato a Catania il 18 aprile 2018, in preparazione della festa della Liberazione. Per iniziativa de La Ragna-Tela, Le Città vicine e Catania Libri è stato, infatti, presentato il libro “Leda. La memoria che resta” di Anna Paola Moretti e Maria Grazia Battistoni, che hanno fatto un eccellente lavoro di ricerca per recuperare la memoria di questa giovane partigiana. >

1 Maggio 2018

Di saperi nati dalla sete. Sull’ultimo libro di Antonietta Potente

di Stefania Tarantino
Presento questo libro alla luce di tre esperienze che ho vissuto recentemente. La prima. Qualche giorno fa ho avuto un incontro raro. Ero impegnata nei lavori di pulizia di una casa appena ristrutturata nel Cilento. Ho sentito un canto di uccelli che non avevo mai sentito prima. Incuriosita da quel canto, ho lasciato ciò che stavo facendo e mi sono precipitata fuori. >

29 Marzo 2018

Antonella Cilento, “Morfisa o l’acqua che dorme” (Mondadori)

di Antonella Cilento e Rosaria Guacci
Le storie hanno una potenza inesauribile, prevedono tenacia, dedizione al dire, capacità di ascoltare. Possono salvarci la vita, come sapeva bene Sherazade, l’eroina delle Mille e una notte: pagina dopo pagina, notte per notte, lei non smette di narrare per essere risparmiata dal sultano che, esigente, pende dalle sue labbra. Il nostro moderno sultano è il tempo: narrare significa andare a patti con questo assoluto padrone delle nostre vite. >

22 Marzo 2018
il manifesto

La gioia di essere signore del tempo

di Laura Fortini
Un percorso a partire da «Ritratti di donne da vecchie», di Luisa Ricaldone pubblicato da Iacobelli Editore. Sabato 24 marzo nell’ambito di Book Pride, l’autrice discuterà del volume e delle sue tematiche. Da Veronica Gambara a Goliarda Sapienza, il discorso sull’età che avanza percorre epoche e storie. Coraggiosamente scandalose e spesso sul filo della reprensione pubblica perché reputate indegne, sarebbe inutile parlarne attraverso retoriche sentimentali. Altro accade in luoghi e contesti diversi da dove il prolungarsi della vita è dovuto a un benessere economico che solo a un certo Occidente pertiene >

9 Marzo 2018
www.minimaetmoralia.it

L’8 marzo e il femminismo. Una questione editoriale

di Christian Raimo
La questione femminista è una questione anche di spazi culturali, e quindi editoriali. Me ne rendevo conto leggendo Perché non sono femminista (libro notevolissimo) di Jessa Crispin, appena edito da Sur, che s’incentra sul riconoscimento di autrici praticamente inedite in Italia, come Andrea Dworkin (il suo Intercourse è del 1987, mai tradotto) o Germaine Greer (Il suo classico L’eunuco femmina edito da Bompiani nel 1970 non si trova da anni). >