di Vandana Shiva
Le multinazionali, che ci hanno portato malattie e malnutrizione attraverso i prodotti chimici e gli Ogm, attraverso il cibo-spazzatura e alimenti trasformati, hanno speso negli ultimi decenni grandi quantità di denaro per la pubblicità e per le pubbliche relazioni con un’azione di lobbying, volta a influenzare le politiche e ad affermare, in maniera del tutto falsa, che i loro prodotti sfamino il mondo.
Dalla rete
Il villaggio degli alberi e delle bambine
di Maria G. Di Rienzo
Piplantri è un villaggio indiano del Rajasthan abitato da circa 8.000 persone. Probabilmente è un po’ difficile da individuare a colpo d’occhio sulle cartine geografiche, anche se di recente la stampa si è accorta della sua esistenza e ha espresso adeguata meraviglia rispetto alle pratiche in uso colà da diversi anni.
«Ascoltate cosa abbiamo da dire»
di Barbara Bonomi Romagnoli
Prostituzione e dintorni: il “piano” (sempre rimandato) del governo, una chiacchierata con Pia Covre e gli appuntamenti del 30 aprile a Roma
il Partito Comunista turco presenta solo donne alle elezioni politiche
Il partito comunista turco presenta solo donne per le elezioni parlamentari.
«Solo le donne possono rappresentare la nostra rivolta contro l’ordine stabilito in Turchia»
Decide lei, e l’ospedale si organizza
di Eleonora Cirant
Obiettori e non obiettori che collaborano per garantire il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, servizio efficiente, nessuna lista d’attesa: la testimonianza di Luigi Canepa, ginecologo all’Ospedale di Sampierdarena di Genova e coordinatore Cgil medici, potrebbe spiazzarvi. Ci spiega che nel suo ospedale non ci sono liste d’attesa per l’IVG e che nessuna delle donne che si presentano all’ambulatorio di accettazione viene mandata via.
Palermo: il quartiere si mobilita per offrire cibo e acqua
di Giada Lo Porto
Arrivano con una speranza ma la perdono subito. La prima cosa che sentono sono le voci di coloro che prestano soccorso, che li smistano nei centri di prima accoglienza della Caritas. Ma loro, qui, non ci vogliono stare.
Kurdish Women on the Frontline
Di Francesca Recchia
“Senza alcuna differenza rispetto ad altre forme di feticismo che reificano, e nonostante l’attenzione che la presenza di combattenti curde sembra generare, queste forme di rappresentazione deprivano queste donne della loro individualità, riducendo il loro sacrificio ad una mera evenienza che contribuisce a creare un’immagine pulita e finta della guerra e della vita in prima linea.”
Parla il genitore 2
Da una settimana il modulo di iscrizione di mia figlia alla scuola media giace intonso sulla scrivania.
Non so decidermi: sono genitore 1 o genitore 2? Opterei per il “2” ( mi sento un uomo post-patriarcale) se solo riuscissi a vincere il rigetto che mi suscita l’ “innovazione”.
