di Silvana Silvestri | Anteprima. Il nuovo film della regista di “Bellissime” racconta alcune celebrità e i loro quartieri >
Dalla stampa
Tutte ne parlano bene noi ci aspettiamo di più
Cari maschi, tocca a noi | Appello. Un appello contro una parte di noi stessi >
Smantellare secoli di violenza
di Maria Grosso | Donne. “Violenza invisibile. Abusi culturali e fisici sulle donne” di Silvia Lelli, un film che mostra come un’antica soprafaffazione abbia preparato l’insopportabile scenario che ci troviamo a vivere >
Il neoliberismo è morto
di Mark Schieritz | Quando suona la loro ora, vengono scaricate di soppiatto, senza fare domande scomode. È quindi ancora più sorprendente che il neoliberismo, una delle più potenti ideologie del dopoguerra, sia stato ufficialmente accompagnato alla tomba. >
«Madre surrogata? La troviamo noi» Gli incontri (illegali) dell’agenzia Usa
di Monica Ricci Sargentini
Ecco che cosa sta diventando la surrogata.
Omosessuali di sinistra, vi va bene così? Aspiranti genitori, dite no
agli affaristi. >
I centri per le donne lasciati senza fondi
di Luisa Pronzato ed Elena Tebano | La legge dà i finanziamenti, poi la burocrazia li blocca
Ecco perché le strutture di assistenza stanno chiudendo una dopo l’altra >
Eremite, storie di donne nel deserto
di Lorenzo Fazzini | Si chiamavano Macrina, Paola, Sabiniana, Teodora, Olimpia, Eugenia, Marcella, Vitalina, e molte altre ancora. Il loro numero era cospicuo: la testimonianza di Palladio, autore del IV secolo della Storia Nausicaa, indica in addirittura 3000 il loro numero. Solo nel monastero egiziano di Tabennisi se ne contavano ben 400 coabitanti insieme. Sono le madri del deserto. La versione ‘rosa’ del più celebre e famoso movimento monastico iniziato da Antonio (250-356), egiziano, che si stabilì non lontano dal Sinai. >
La relazione materna – Intervista a Luisa Muraro
di Barbara Bertoncin. | Fare figli è un diritto? La filosofa Mary Warnock, interpellata da Blair per dirimere una questione di copertura sanitaria, rispose di no. Il rifiuto della maternità surrogata in nome dell’implicita subordinazione della donna, della tutela della creatura, ma anche per salvaguardare la relazione materna, che è fondante. La miopia di un ragionamento che vede solo le categorie di obbligatorio e proibito. La difesa di una differenza sessuale anche nel diritto. >