Racconta Andrea Cataldi: «Era martedì e io ero a letto con una tonsillite. In soggiorno mia moglie, alla diciottesima settimana di gravidanza cerca di tenere a bada il nostro primogenito Daniele non le concede tregua
Dalla stampa
La svolta di noi padri contro la violenza alle donne
di Luciano Moia
Non basteranno le leggi, non basteranno le “giornate contro”, non basteranno convegni e riflessioni
La scrittura che salva, i diari delle donne maltrattate
di Maria Novella De Luca
È un giorno speciale. Si festeggia il compleanno di Sabrina, tre
anni. Scrive Monica, il 26 novembre del 2011
L’inutile parità dei genitori “1 e 2”
di Marco Politi
Qualcosa non funziona nella decisione presa al liceo Mamiani di cancellare l’appellativo di padre e madre sul libretto delle giustificazioni, introducendo l’etichetta “genitore 1” e “genitore 2”.
Inghilterra, dal Sinodo della Chiesa anglicana primo sì alle donne vescovo
La Chiesa d’Inghilterra rompe con la tradizione e si avvia verso una scelta clamorosa: 378 favorevoli, otto contrari, 25 astenuti, è praticamente un plebiscito la votazione con cui il Sinodo della Chiesa anglicana, riunito da ieri a Londra, ha deciso per l’apertura al vescovato alle donne. Una grande vittoria per Justin Welby, nuovo arcivescovo di Canterbury, tra i maggiori sostenitori della riforma.
La differenza secondo la Crusca
«La prima ministra Enrico Letta…». Che ne dite? Vi pare una formula corretta? Risposta: no. Dunque perché dovrebbe essere corretto dire: «Il ministro Maria Chiara Carrozza»? Risposta: a rigor di logica (grammaticale) non è corretto, ma per alcune professioni e cariche l’uso ci suggerisce il maschile anche quando abbiamo a che fare con un referente femminile. Niente di più sbagliato.
Una semantica della generosità
Quante sono le parole di cui possiamo e forse dobbiamo riappropriarci, ripulendone e decostruendone i significati dominanti? La cura, per esempio, è una di queste. Se, infatti, nel comune e un po’ confusionario immaginario viene a segnalare l’idea opprimente dell’obbligo, dello sforzo o di un’altrettanto perniciosa sindrome salvifica, oggi sappiamo che vale la pena soffermarcisi con meno pregiudizi.
Cancellieri e Pussy Riot
di Laura Minguzzi
Gentile Guardasigilli dott.ssa Annamaria Cancellieri, mi rivolgo a Lei con una Preghiera per la libertà e non a caso cito il famoso titolo della canzone-performance che ha reso noto in tutto il mondo il gruppo femminista-punk russo delle Pussy Riot.