di Adriano Botta | Non fu solo la prima donna a diventare ministro, ma soprattutto una grande artefice del welfare italiano. Cercò di fare luce sula P2 e anche per questo poi fu emarginata. Aveva tutte le doti per diventare presidente, ma quando ci fu la possibilità il centrosinistra non ebbe il coraggio di mandarla al Quirinale e le preferì Napolitano >
Dalla stampa
La lingua e i suoni. Un ricordo di Jolanda Insana
di Gabriella Musetti | Nata a Messina nel 1937 è mancata a Roma, dove abitava da molti anni, il 27 ottobre 2016. Mi piace ricordare Jolanda Insana attraverso alcune immagini e incontri. L’ho conosciuta nel 2004 a Ferrara, al V Convegno Nazionale SIL “Leggere e scrivere per cambiare il mondo” (26-27 marzo), curato da Monica Farnetti. >
La lingua che inventa e gratta la pelle amara del mondo
ADDII. Addio a Jolanda Insana, poeta defilata di ineguagliabile forza. Oggi il funerale si svolgerà al tempio egizio del cimitero del Verano, a Roma, alle 12 >
Madri catapulta
di Antonia Chiara Scardicchio | Ne conosco molte che non hanno mai partorito. È di queste madri che sento il bisogno di scrivere, proprio adesso che il Fertility Day è fragorosamente trascorso. >
Abbandonare la strada dell’utero in affitto
di Franca Fortunato | L’EUROPA, nei giorni scorsi, per la terza volta ha detto “no” all’utero in affitto, detto anche maternità surrogata o Gpa (gestazione per altri), respingendo il Rapporto della senatrice dei verdi Petra De Sutter. >
L’anno zero di una presa di coscienza maschile
Sul palcoscenico delle elezioni presidenziali americane Donald Trump e Hillary Clinton mettono in scena, in una sorta di epica rappresentazione che alterna toni da tragedia e da farsa, la rinegoziazione in corso nella cultura contemporanea del rapporto uomo-donna. Da un lato Trump, lo spaccone, emblema del maschio che continua a giocare la classica accoppiata potere-sesso. >
Le guerre delle fotografe
“È impossibile dire se un’immagine è stata scattata da una donna o da un uomo”, sostiene la fotoreporter britannica Alison Baskerville. Altre fotografe pensano che essere donna possa essere un vantaggio o uno svantaggio, a seconda del luogo in cui si lavora. >
Le donne sindaco in Sardegna devono essere chiamate “sindaca”
«Sindaca», «consigliera», «prefetta», «assessora», «commissaria»: da oggi la comunicazione istituzionale della Regione Sardegna dovrà declinare ruoli e professioni al femminile. >