Julie Pagis
Dal 7 gennaio, mass-media, politici e intellettuali mediatici ci intimano di “essere Charlie” e di aderire all’«unità nazionale», stigmatizzando così tutti quelli che non lo fanno.
Dalla stampa
Libertà e responsabilità della letteratura (Parigi, 7 Gennaio 2015)
di Giancarlo Gaeta
«La vergogna, ecco il sentimento che salva l’uomo»
A proposito del sedicente Stato islamico (o Isis)
di Aïcha El Hajjami
Via Dogana n. 111, dicembre 2014. Negli stessi paesi occidentali, i musulmani immigrati vengono spesso stigmatizzati ed emarginati quotidianamente, mentre i loro antenati hanno difeso a prezzo della vita quei paesi dal nazismo e i loro discendenti hanno contribuito con il loro sudore alla ricostruzione dell’Europa nel dopoguerra.
Io non mi dissocio
di Karim Metref
Cara Igiaba,
in questi giorni saremo messi sotto torchio e le prossime campagne elettorali saranno fatte sulla nostra schiena.
Chi ci potrà salvare dal terrorismo?
di Franca Fortunato
La filosofa e femminista Luisa Muraro all’indomani della strage terroristica di Parigi, sul sito della libreria delle donne di Milano, scriveva: «I criminali che il 7 gennaio hanno fatto strage nella pacifica redazione di un settimanale satirico, non sono peggiori dei politici e militari che, cent’anni fa, hanno voluto la prima guerra mondiale
Non in mio nome
di Igiaba Scego
Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra.
GUARDATI DALLA MIA FAME – IL LIBRO DI LUCIANA CASTELLINA
d Franca Fortunato
Guardati dalla mia fame è l’ultimo libro scritto a due mani da Luciana Castellina e Milena Agus che racconta una storia vera, l’uccisione delle sorelle Porro ad Andria nel 1946, nel clima infuocato del dopoguerra e della lotta per il lavoro e la terra tra braccianti ed agrari.
Cronache di un mancato matrimonio
di Alessandra Pigliaru
Si intitola Femminismo e politica ed è il numero monografico che il «Calendario del popolo» dedica al tema (Sandro Teti Editore, pp. 90, euro 9)