1 Aprile 2016
Marie Claire

Isis, 10 motivi per cui non c’entra con l’Islam

di Debora Attanasio
Isis, o Daesh, sono parole tornate prepotentemente nei notiziari. Bruxelles era un posto tranquillo e sicuro una volta. Forse non lo è più, proprio come è già accaduto a Parigi. Mentre lo stato di allerta vige su ogni aeroporto europeo c’è però chi protesta nel sentire parlare di “attentati islamici” e preferirebbe la definizione “attentati terroristici”. >

1 Aprile 2016

L’Istat solleva dall’incarico la pioniera delle statistiche di genere. Rivolta sui social

di Agnese Ananasso
Dal 16 aprile Linda Laura Sabbadini non sarà più né direttrice centrale né del dipartimento per le statistiche sociali dell’istituto. È tra le prime cento eccellenze in Italia. Nel 2006 fu insignita commendatore per il carattere innovativo del suo lavoro. Cgil su Twitter: “Ha dato visibilità agli invisibili”. La vicepresidente del Senato Fedeli: “Scelta incomprensibile” >

1 Aprile 2016
il foglio quotidiano

La Paternità Surrogata secondo il pamphlet di Luisa Muraro

di Adriano Sofri
L’Avvenire ha pubblicato ieri, nelle pagine di “E’ vita”, un brano del pamphlet di Luisa Muraro che sta per uscire per l’editrice La Scuola: “L’anima del corpo. Contro l’utero in affitto”. >

30 Marzo 2016
il manifesto

I roghi della storia europea e le lotte delle donne

di Anna Curcio
SAGGI. «Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l’accumulazione originaria» di Silvia Federici per Mimesis. Una lettura dell’accumulazione originaria di Marx, per riscoprirne centralità e tuttavia parzialità. E la narrazione politica della caccia alle streghe come «guerra di classe» >

27 Marzo 2016
Il Sole 24Ore

No all’utero affittato

di Lucetta Scaraffia
La questione dell’utero in affitto sta aprendo molteplici fronti di riflessione nel dibattito europeo, vivace e talvolta anche aspro. Il libro di Luisa Muraro, filosofa che si dichiara fin dal titolo contraria a questa pratica, si muove esclusivamente all’interno del pensiero femminista. Muraro si oppone a questa possibilità, anzitutto negando il legame – da molte rivendicato – fra la libertà di affittare l’utero e quella di abortire, libertà considerata capostipite di ogni rivolta femminista. Scrive infatti che nell’affitto si tratta invece «di subordinare la fecondità a un progetto di altri». Il punto di vista assunto è quello della donna che presta il suo corpo a una gravidanza per altri, o anche della “creatura piccola” che deve fare il lavoro di inserimento nella famiglia umana, dando meno spazio a quello dei genitori che desiderano il figlio pur non potendolo partorire. >