di Franca Fortunato
La storia di Riace è la storia della Calabria dell’accoglienza, della civiltà dell’ospitalità, della sacralità dello Straniero, arrivato sulle nostre coste da paesi lontani. >
Dalla stampa
L’etica corporea della precarietà
di Paola Rudan
Tempi presenti. l nuovo saggio della filosofa femminista Judith Butler affronta l’irrompere dei movimenti sociali e del genere nel campo perimetrato dello stato nazionale. Ma ne rimuove l’irriducibilità alla teoria democratica del pluralismo e della rappresentanza >
Danimarca, la preghiera del venerdì guidata da due donne Imam: “Vogliamo essere d’ispirazione”
di Andrea Tarquini
Primo caso di cocelebrazione, in una moschea liberal con soli imam donne Tra i temi trattati, anche il burkini e il ruolo della donna nella società. >
Dalla Russia con poco amore
di Tullio De Mauro
Dal passato regime sovietico la Russia, come del resto altri paesi ex comunisti, ha ereditato un sistema scolastico efficiente. >
Lavoro ecoautonomo: un’intervista a Lucia Bertell
di Alessandra Pigliaru
Dare conto delle numerose analisi che attengono al lavoro e alla sua trasformazione è piuttosto complicato >
Economia e nuove generazioni. Più poveri dei genitori
Gli anni Duemila sono paragonabili al Dopoguerra. È quanto emerge dal rapporto del McKinsey Global Institute che sottolinea la caduta dei redditi delle famiglie e, di conseguenza, il rischio di povertà nell’Occidente sviluppato, dopo la crisi. >
«La laicità non dovrebbe limitare i diritti ma difenderli»
di Carlo Lania
«Per favore non mi si venga a dire che un divieto come quello di indossare il burkini in spiaggia è stato pensare per difendere i miei diritti o la laicità dello stato francese. Il burkini non è un indumento previsto dalla religione, è un costume. Chi vuole lo indossa, chi non vuole no. Direi che il problema è a monte: indipendentemente dalla religione sembra che il mondo sia concentrato su quello che le donne possono o non possono indossare».
«La maternità surrogata sarebbe legittima con il diritto al ripensamento»
di Luigi Ferrarella | Ora come ora, senza regole, il divieto di maternità surrogata (nella quale una donna accetta gestazione e parto per conto di un’altra coppia) protegge la donna gestante dalla mercificazione: ma se il legislatore le assicurasse un diritto di ripensamento, e cioè «sempre e comunque» la possibilità fino all’ultimo di decidere di tenere il bambino anziché consegnarlo per contratto alla coppia committente, allora la maternità surrogata cesserebbe di «ledere la dignità della donna». >