di Mira e Luisa
In occasione della visita del papa a Barbiana, è apparsa una breve biografia, scritta da Alessio Niccolai, di una donna che, assieme a sua madre, ha vissuto accanto a don Milani quasi tutta la sua vita. Il testo è scritto da un uomo di buona volontà che non sa o non vuole interrogarsi a fondo sul destino obbligato dell’altro sesso. >
Contributi
Una triste lezione e una speranza
di Umberto Varischio
La recente campagna elettorale per le amministrative non ha certo acceso passioni durevoli; nel giro di pochi giorni i risultati sono stati digeriti e accantonati, almeno sino ai ballottaggi. >
Chi sono io per giudicare i gay?
di Luisa Muraro
Sono d’accordo con il messaggio Ai Pride firmato da Francesca Izzo, Aurelio Mancuso e altre/i, tranne che in un punto, dove si dice: “non è stato finora possibile un reale dibattito culturale”. >
Cohousing e beghinaggi in Germania
di Milena Garavaglia
La Germania è antesignana nel progettare coabitazioni in Cohousing che soddisfano i bisogni abitativi delle differenti fasce di popolazione. >
Un ricordo di Shara Ponti
di Marirì Martinengo
Care amiche, vorrei che sul sito apparisse un ricordo di Shara Ponti – mia amica da lunga data e molto vicina alla politica della differenza – morta una decina di giorni fa. >
L’impersonale sessuato e la politica
di Umberto Varischio
Nel “laboratorio politico” rappresentato dall’annuale incontro di Torreglia anche quest’anno, come in tutte le scorse edizioni, la politica è al primo posto. Si tratta di una scelta, meditata da chi l’incontro organizza o collabora a organizzarlo, che è strettamente legata alle loro pratiche e alle loro riflessioni. >
A proposito di performatività corporea. Judith, ti ho capito!
Il giorno 20 maggio 2017, circa alle ore 16, a Milano, nei dintorni del Castello, ho fatto esperienza di quello che spiega Judith Butler nel suo ultimo libro L’alleanza dei corpi (nottetempo, 2017). >
Nel «femminismo punitivo» posso rientrare anch’io
di Massimo Lizzi
È nato un nuovo equivoco: il «femminismo punitivo». Con il quale si valuta in modo sprezzante quella parte del movimento delle donne che propone di sanzionare i clienti della prostituzione o di vietare l’utero in affitto. Tali proposte sarebbero in continuità o presterebbero il fianco al «populismo penale»: una strategia del consenso, che inasprisce le pene, introduce nuovi reati, limita le libertà individuali, in nome di decoro, ordine pubblico, sicurezza. >