di Marina Terragni
Dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, dopo l’ennesimo caso, sono gli uomini che devono risalire alla radice della loro violenza. Non basta più dire «io non c’entro» >
Punto di vista
Cos’è la cultura dello stupro e cosa c’entra con il femminicidio di Giulia Cecchettin
di Jennifer Guerra
La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha detto che l’uomo che ha ucciso Giulia è figlio della cultura dello stupro e del patriarcato. >
La normalità della violenza. A chi fa comodo la guerra contro le donne
di Pat Carra
Rilanciamo parte dell’intervista di Pat Carra a Marisa Guarneri, illustrata da Marilena Nardi e pubblicata su Erbacce in giugno 2023. >
Fabio Roia: «Anche fra i giovani è radicata l’idea patriarcale del possesso»
di Giusi Fasano
Roia dice la verità: tutte le ragazze, le donne che decidono di rompere una relazione senza l’accettazione dell’altro devono considerarsi a rischio >
La lettera della sorella di Giulia Cecchettin
di Elena Cecchettin
Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. >
È vero: “tutti gli uomini pensano come pensa un femminicida”. Me compreso
di Andrea Engheben
Tutti gli uomini pensano come pensa un femminicida. Tutti, fidanzati, ex, padri, mariti, figli, potenzialmente, potremmo diventarlo. Anche il sottoscritto che scrive. Nessuno è escluso. >
Eve Ensler: «V come vittoria. Non ho più voluto il nome scelto da mio padre violento»
di Letizia Rittatore Vonwiller
La sua opera I monologhi della vagina del 1996, rappresentata nei teatri di più di 140 Paesi e tradotta in 48 lingue, è stata la scintilla che l’ha spinta a promuovere progetti a favore delle donne e delle bambine abusate: come il V-Day, organizzazione mondiale che raccoglie fondi per associazioni in assistenza alle donne che subiscono violenza e One Billion Rising, manifestazioni nelle piazze di Paesi per ballare insieme in segno di protesta >
Politkovskaja, l’ultimo oltraggio di Putin
di Anna Zafesova
«Non c’è nulla da commentare. Nulla da chiedere. Non ha senso cercare giustizia: la giustizia è stata rinchiusa in una cella di punizione per aver screditato il potere» >