12 Maggio 2020

Salto della specie

Vulnerabilità, relazione, interdipendenza, cura. Sono parole tratte dall’esperienza comune femminile, che il lessico politico e teorico femminista ha fatto proprie e elaborato per decenni. >

11 Maggio 2020

La politica di papa Francesco è politica

di Luisa Muraro
“Perché la Chiesa riesce meno a fare politica” s’intitola un articolo che comincia nella prima pagina del Corriere della sera di domenica 10 maggio. Letto l’articolo, la risposta è semplice: perché non fa la politica che piace all’autore dell’articolo, Ernesto Galli della Loggia, e ai suoi amici, che forse non sono tantissimi ma sono potenti. >

11 Maggio 2020
Erbacce

Immuni all’autoritarismo tecnologico

di Loretta Borrelli
Mi interessa parlare della app Immuni in relazione a un ambito della tecnologia in cui il pensiero femminista ha dato un grande contributo, quello della elaborazione delle interfacce (Human Computer Interaction) cioè il rapporto tra gli esseri umani e le macchine. >

7 Maggio 2020
Corriere della Sera

Ucraina, i figli delle madri surrogate ammassati in un hotel. Le femministe scrivono all’ambasciatore italiano

di Monica Ricci Sargentini
Sono sconvolgenti le immagini pubblicate sul sito della Biotexcom, un’agenzia per la maternità surrogata in Ucraina: si vede una grande nursery improvvisata nella hall dell’Hotel Venezia a Kiev. Le culle sono una accanto all’altra come in una sorta di catena di montaggio. Vi soggiornano 46 neonati e neonate messe al mondo da gestanti a pagamento su commissione di cittadini di molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia. >

7 Maggio 2020

Lettera all’Ambasciatore d’Italia in Ucraina

Portiamo alla sua attenzione le immagini sconvolgenti diffuse in rete dalla Biotexcom di Kiev, clinica che offre servizi di fecondazione assistita e di maternità surrogata, detta GPA o utero in affitto. >

6 Maggio 2020
HuffPost

Teresa Bellanova: “Regolarizzare i migranti è motivo della mia permanenza nel governo”

“Questo governo deve avere coraggio. Non si possono lasciare le persone a vivere come topi nei ghetti. Lavorano già nel nostro Paese e spesso in condizioni complicatissime e al limite, meritano una possibilità e vanno regolarizzati. È una battaglia di civiltà a cui non ci si può sottrarre”. La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova risponde al telefono, seduta dietro alla scrivania del suo ufficio, pronta a dimettersi se il testo che prevede la regolarizzazione degli immigrati, e non solo, non sarà inserito nel ‘decreto maggio’. Si parla di lavoro sommerso nell’agricoltura, di badanti e colf, su cui ancora non c’è un accordo nella maggioranza perché il Movimento 5 Stelle, racconta la ministra, “sostiene che questi lavoratori siano troppi e si correrebbe il rischio di saturare il mercato del lavoro”. >