19 Novembre 2023
Odissea

Recensione a “Le società matriarcali del passato e la nascita del patriarcato” di Heide Göttner-Abendroth

di Gabriella Galzio
Lo sguardo alto sul divenire delle civiltà è stato coltivato a lungo dalla studiosa tedesca delle civiltà, nonché filosofa teoretica, Heide Göttner Abendroth che nella seconda metà del ’900 ha fondato i Moderni Studi Matriarcali, portando alla luce intere civiltà, sepolte sotto la dicitura “Preistoria”, e restituendole a pieno titolo alla Storia, che dunque si amplia del suo tratto paleolitico e neolitico rimosso >

19 Novembre 2023
Corriere della Sera

La lettera della sorella di Giulia Cecchettin

di Elena Cecchettin
Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. >

18 Novembre 2023
il manifesto

Quando ogni idea è nelle cose. Addio a Antonia S. Byatt

di Francesca Borrelli
Morta a ottantasette anni la scrittrice e critica letteraria inglese, aveva vinto il Booker Prize nel 1990 con «Possessione». Ripubblichiamo l’intervista che Francesca Borrelli le fece in occasione del festival di Mantova il 3 settembre del 2003, incontrando l’autrice, notoriamente schiva, a Torino >

18 Novembre 2023
Il manifesto

Artiste e artisti russi contro la guerra

di Jacopo Agostini
L’arte in fuga. Dopo l’invasione dell’Ucraina, parecchie migliaia di russi hanno lasciato il paese, tra questi numerosi intellettuali e artisti in cerca di un futuro sicuro. >

18 Novembre 2023
Il Quotidiano del Sud

“C’è ancora un domani” per le donne afghane

di Franca Fortunato
Se è vero che la guerra, con le dovute eccezioni, non ha un volto di donna, come scrive la scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič, è certo, invece, che la lotta e la resistenza ha il volto di tante donne. >

16 Novembre 2023
27esimaora.corriere.it

Eve Ensler: «V come vittoria. Non ho più voluto il nome scelto da mio padre violento»

di Letizia Rittatore Vonwiller
La sua opera I monologhi della vagina del 1996, rappresentata nei teatri di più di 140 Paesi e tradotta in 48 lingue, è stata la scintilla che l’ha spinta a promuovere progetti a favore delle donne e delle bambine abusate: come il V-Day, organizzazione mondiale che raccoglie fondi per associazioni in assistenza alle donne che subiscono violenza e One Billion Rising, manifestazioni nelle piazze di Paesi per ballare insieme in segno di protesta >