Traudel Sattler
18 studentesse e due studenti con facce concentrate sugli articoli in tedesco che riportano i fatti italiani, letture di testi in tedesco scritti da loro, scambi tra di loro e tra me e loro – tutto ciò che succede quotidianamente in un’aula universitaria. Solo che questa volta non eravamo chiuse tra le mura dell’università, ma sedute per terra sotto i portici in piazza Duomo, sotto gli occhi dei passanti. >
Approfondimenti
Le ragazze che non vogliono apparire
Armando Dito
Si leggeva aria di attesa, ieri, sui volti degli studenti dell’assemblea di Scienze politiche in vista della mobilitazione di oggi e domani. Anche ieri lezioni in piazza, poi spostate a causa della pioggia nell’atrio coperto della facoltà. >
Ordine di servizio
Giannina Longobardi
Il mio contributo al Grande Seminario di Diotima deve molto alla discussione con amiche, insegnanti soprattutto della scuola superiore, con le quali abbiamo ragionato a partire da un sentimento di disagio personale, che è andato progressivamente crescendo nella scuola dell’autonomia. >
Una scuola primaria fatta bene? Che ci fa onore?
Daniela Esposito
l tema con il quale superai il concorso magistrale a Milano parlava di pluralità degli interventi educativi nella scuola. Erano gli anni Ottanta e il dibattito psicopedagogico e didattico sul superamento del maestro unico “tuttologo” infervorava il mondo della scuola e dell’accademia. Divenni “maestra unica” ma per pochi anni; aderii tra le prime alla sperimentazione e poi alla riforma del Novanta che introduceva i moduli nella scuola elementare. Vi ho poi insegnato per molti anni. Ho scoperto dai giornali, pur essendo ‘addetta ai lavori ‘, della cancellazione di questa bella scuola che ci fa essere orgogliosamente al secondo posto in Europa. Mi si è stretto il cuore. >
Le classi di inserimento
Elvia Franco
Che ne sa il leghista Cota dell’inserimento dei bambini stranieri nelle classi delle nostre scuole?
Ha mai visto una classe all’opera?
Ha mai visto come le bambine e i bambini stranieri e italiani interagiscono tra di loro?
Ha mai visto i bambini e le bambine italiani applaudire i loro compagni cinesi o marocchini, albanesi o ghanesi in quei momenti magici in cui iniziano ad impossessarsi della nostra lingua e dicono in italiano le prime parole e leggono sul libro di lettura comune e scrivono testi che si fanno capire? >
Chi teme la gente di Vicenza
Chi teme che la gente di Vicenza
faccia valere verita’ ed amore,
chi teme che virtu’ d’intelligenza
esprima la pieta’ che nutre il cuore,
chi teme che vinca la nonviolenza
e fermi il seme di nuovo dolore,
vorrebbe or cancellare
la presenza di una viva citta’, strappare il fiore >
Dopo il no del Consiglio di Stato, Vicenza risponde dando un consiglio allo Stato: democrazia è ascoltare i semplici cittadini
Gianfranco Bettin
Daremo un consiglio allo stato: così, con un brillante ma serissimo gioco di parole, il sindaco di Vicenza, Achille Varianti, ha risposto al Consiglio di stato che ha ordinato di bloccare il referendum sulla realizzazione della nuova base americana presso l’aeroporto «Dal Molin» già indetto dall’amministrazione comunale per domenica prossima. Il «consiglio» consiste nel tenere ugualmente il referendum, facendo votare gli elettori, già tutti in possesso di certificato e ubicazione delle sedi, nei gazebo di fronte ai seggi preclusi dall’organo romano.
Antonella Cunico su No dal Molin. Una lettera
Antonella Cunico
Cara Luisa,
ieri è stata una giornata lunghissima, iniziata il mattino con l’accoglienza agli europarlamentari, proseguita con la conferenza stampa in comune e poi traumatizzata dalla notizia della sentenza del consiglio di stato… Ma poi la sera in piazza c’è stata un’esplosione di orgoglio e di dignità, eravamo migliaia e migliaia, tutti di Vicenza e dintorni. >
