11 Maggio 2006

I poveri sono i derubati della storia

Vandana Shiva Se siamo seri, quando diciamo di voler mettere fine alla poverta’, allora dobbiamo mettere fine ai sistemi che creano la poverta’ derubando i poveri dei loro beni comuni, dei loro stili di vita e dei loro guadagni.

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10 Maggio 2006
l'Unità

L’urlo e la bestia

Lidia Ravera
Vent’anni, sta per diventare madre, il padre di suo figlio la prende a calci lì dove cresce il bambino, tenta di strozzarla, la seppellisce, ancora viva. Morirà lentamente, respirando fango. A vent’anni. Senza diventare madre. Morirà con lei il suo bambino. >

8 Maggio 2006

Natasha Walker: Donne in Iraq

(traduzione di Maria G Di Rienzo) Le donne in Iraq stanno vivendo un incubo nascosto all’occidente. Una di esse e’ diventata regista proprio per aprire a noi una finestra su cio’ che le donne sopportano. Rayya Osseilly, ad esempio, e’ una medica irachena che si prende cura delle altre donne nell’assediata citta’ di Qaim.

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7 Maggio 2006
il manifesto

Io, da ebreo, vi parlo di bandiere bruciate

Stefano Sarfati Nahmad
Nel suo articolo sul Sessantotto, apparso nel supplemento per i 35 anni del manifesto, Luisa Muraro evoca una figura chesento drammaticamente vera, «il linguaggio di un soggetto che in parte non esiste». >

29 Aprile 2006
il manifesto

Usa, assolte le nonne anti-guerra

Franco Pantarelli

Quando il giudice ha pronunciato la frase fatidica: «Le imputate sono assolte», loro si sono prodotte in un un «Oh» di gioia, si sono «date il cinque» e poi si sono precipitate ad abbracciare il loro avvocato, Norman Siegel, un’icona delle battaglie per i diritti civili a New York. Magari proprio «precipitate» no: l’età delle diciotto imputate andava dai 67 ai 91 anni,

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23 Aprile 2006
il manifesto

Un saggio sui beni comuni e disponibili

Franco Carlini
Una confutazione documentata della teoria classica liberista: i saperi crescono solo se «coltivati e posseduti» da quanti più soggetti possibile, anche per ragioni diverse >

16 Aprile 2006
il manifesto

La semplicità dall’uso creativo

Franco Carlini

Il successo della Rete dovebbe far riflettere: una struttura aperta, tecnologicamente facile, da utilizzare secondo esigenze tra le più diverse. Ma i grandi gruppi industriali tradizionali, spinti solo dalle ragioni del profitto, sarebbero disposti a «recintare» questo nuovissimo «bene comune», snaturandolo per sempre. Un libro che chiarisce molto su cosa vada davvero inteso per «digital sharing» e l’economia che già adesso conforma e supporta >