27 Aprile 2006
il manifesto

Tempo libero, penultime le donne italiane

Iaia Vantaggiato

Sono donne, italiane e hanno tra i venti e i settantaquattro anni. E a prendere sul serio i dati tratti dall’indagine Multiscopo dell’Istat titolata «Uso del tempo» – detengono almeno due record negativi. >

7 Aprile 2006
CORRIERE DELLA SERA

Alle 8 già in Aula, la svolta dei deputati spagnoli

Alessandra Mangiarotti

Il ministro della Difesa José Bono ha guardato l’ orologio: le otto in punto. Quindi, dalla tribuna, ha salutato il Congresso dei deputati più mattiniero della storia di Spagna: «A quien madruga, Dios le ayuda». >

5 Marzo 2006
Il Sole 24 ORE

Quelle quindicimila imprenditrici venute da lontano

Claudia Galimberti

Abitano le nostre case, le vediamo al mercato e in metropolitana, affidiamo loro i nostri figli e i nostri genitori, ma anche comperiamo da loro i nostri vestiti o fiori, mangiamo nei loro ristoranti, le vediamo accompagnare i turisti come guide oppure sulle strade, fonte di pericolose attrazioni >

20 Febbraio 2006

Donne in Europa, carriera negata

Paola Coppola “Newsweek”: svantaggiate rispetto alle americane, la parità resta un mito Pur costituendo il 57 per cento della forza lavoro le europee sono escluse dai posti di comando.

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18 Febbraio 2006

Lettera alla redazione

Paola Testoni

Buongiorno,
ricevo con interesse la vs. newsletter e vorrei segnalare il tema del
ritorno al lavoro negato alle donne che hanno osato uscire dal meccanismo obsoleto
e triturafamiglie del lavoro a tempo pieno. >

12 Febbraio 2006
Via dogana n.75

Impulsi matricidi?

Lorena Melchiorre

Carissime,
durante l’ultima riunione allargata di Via Dogana Ida Dominijanni ha espresso una sua preoccupazione: da un po’ di tempo avverte una certa ostilità da parte delle trenta-quarantenni, >

7 Febbraio 2006
il manifesto

Aziza, tanto brava ma marocchina

Manuela Cartosio

L’Università di Torino ha riconosciuto alla sua tesi di laurea la “dignità di stampa”. Ma l’infermiera professionale Aziza Berdaoui, 24 anni, da 16 in Italia con la famiglia immigrata dal Marocco, non può essere assunta in un ospedale pubblico. >