di Ida Dominijanni
La pandemia incombe sulla scena istituzionale, ma non le insegna nulla. A una società segnata dalla perdita e dal lutto si risponde col linguaggio del danaro e del potere, che copre un’impotenza distruttiva. >
Dalla rete
Con il “diritto” all’utero in affitto i gay cercano un posto nel patriarcato
di Vincenzo Postiglione
All’interno della comunità gay esiste una forte tendenza all’omologazione con l’uomo eterosessuale e il sistema di dominio maschile >
Luciana Nissim e Primo Levi
di Nara Cecchini
Siamo nel salotto di un appartamento di Milano, l’ambiente è inondato di luce e sembra faccia caldo. Nell’inquadratura una signora di una certa età siede sul suo divano nell’angolo in cui di solito “legge libri gialli”. >
Con le Mamme in piazza per la libertà delle detenute!
di UDI Palermo
Non possiamo far passare sotto silenzio la vicenda che vede ancora una volta coinvolta Dana che assieme a Fabiola, Stefania e Manuela, rinchiuse nel carcere torinese Le Vallette, hanno iniziato lo sciopero della fame ad oltranza contro le disumane condizioni di detenzione e contro la negazione del diritto di incontrare i propri familiari. >
Un Centro donna è un Centro donna è un Centro donna…
Associazione Evelina De Magistris
Tra noi socie di Evelina De Magistris, in diverse abbiamo partecipato, progettato, fondato il Centro Donna di Livorno, nel 1984. >
Una nuova forma di discriminazione: la satirafobia?
di Erbacce
L’incessante e suggestiva lotta contro e per l’ingiustizia nel mondo non finisce mai di stupirci e intrattenerci con la sua mutevolezza. È chiaro che il primo campo di battaglia è oggi quello linguistico. >
Stile di conflitto tra donne. Sullo scambio di Luisa Muraro con le Ministre
di Annarosa Buttarelli
Proprio sulla 27esima ora, qualche anno fa, si aprì un dibattito sui femminismi e sulla possibilità che fosse, o non fosse, percorribile una strada per un’intesa comune. >
Imprenditorialità, cambiamento culturale e personale. Note sulle imprese femministe
di Marta Equi
La serie di contributi di cui fa parte questo breve testo parte da una domanda che nella sua semplicità mi pare custodisca una promessa radicale: cosa possiamo dire di nuovo e di più sulla sfera della cultura attraverso lo sguardo di genere? >