1 Dicembre 2006
Critica Maxista n°6

Donne: Lavoro e Cittadinanza

Marisa Forcina
Nella società contemporanea, la sostanziale indifferenza nei confronti del lavoro come fonte di riconoscimento e di trasformazione sociale e politica di un contesto – lavoro che, però, nella sua frammentazione e flessibilità diventa sempre più pervasivo – non consente il radicamento di alcun senso di appartenenza a strutture collettive (professioni, classi sociali, sindacati, Stato e, persino, identità di genere). >

14 Novembre 2006
il manifesto

Non nominare la scuola invano

Domenico Starnone
Scuola, scuola, scuola, invoca giustamente Fioroni insieme a Galimberti. Ma il ministro davvero pensa di ricevere una risposta non fiacca, qualcosa in più di uno svogliato «presente»? Fino a ieri il suo governo non ha fatto niente per dimostrarci che senza una scuola pubblica di qualità non c’è problema che possa essere risolto. >

11 Novembre 2006

L’essere umano condizionale

di Johannes Beck, Silja Samerski e Ivan Illich

traduzione di Guido Lagomarsino

Parte I: Johannes Beck
Gentili ospiti,
Vi saluto e vi do il benvenuto a questa conferenza, Nelle ore che seguono interverranno tre di noi, tre amici. Il tema che affronteremo è quello che chiamiamo l’essere umano condizionale o relativo. >

27 Ottobre 2006

Apertura

Vita Cosentino
Vorrei aprire questo nostro incontro con una nota positiva, un filo di contentezza: siamo in un contesto diverso, non c’è più quel muro di sordità che sentivo così impenetrabile negli anni della Moratti. >

7 Ottobre 2006

Movimenti in comune verso spazi pubblici non statali?

Peppe Allegri

Il movimento studentesco e una minoranza attiva delle/i precari-e della ricerca che nel settembre/ottobre 2005 si sono opposti al ministro Moratti (nel suo processo di istituzionalizzazione del precariato della ricerca) e all’Università del 3+2 hanno provato a “nominare” l'”autoriforma dal basso”. >

7 Ottobre 2006

E nonstante tiutto…l’amore per la scuola

Adele Longo
In nessun luogo come nella scuola c’è una discrepanza tra parole e fatti. Se da una parte i vari governi e ministri della Pubblica Istruzione degli ultimi 10 anni hanno affermato l’importanza della scuola pubblica nel processo di crescita personale e di creazione di civiltà ben poco è stato fatto per dare sostanza a queste affermazioni che sono spesso rimaste vuote dichiarazioni di principio, completamente disattese. >

7 Ottobre 2006

Incantesimi e veri cambiamenti

Cristina Mecenero

1. Punto e a capo
Sono dell’idea che il titolo del convegno sia molto sollecitante: quando è troppo, è troppo. Io voglio fare diventare questo troppo che ha invaso e inquinato la scuola – un troppo di leggi, norme, emozioni e sentimenti difficili e precari – un punto e a capo, quindi ridurlo, prima di tutto dentro di me, fare qualcosa per collaborare a che diventi meno troppo anche al di fuori di me, e andare a capo in due sensi: a capo della sua origine e del suo provocare quelli che chiamo incantesimi dannati o incantesimi con maleficio e a capo nel senso di aprire un altro periodo. >