di Rosella Postorino
Nel libro A Woman in Berlin, diario della primavera del 1945 a Berlino, che pubblicò in forma anonima dopo la guerra, Marta Hillers racconta che, in attesa dell’arrivo dei russi, le donne tedesche dicevano, per esorcizzare la minaccia di stupro: meglio un russo addosso che un americano sulla testa. >
Dalla stampa
Filosofe? Ce ne sono eccome, solo che gli uomini non le leggono
di Donatella Borghesi
E ora che l’Enciclopedia Treccani sceglie “femminicidio” come parola dell’anno appena finito, ora che il film di Paola Cortellesi è tra i più visti nella storia del cinema italiano, ora che la consapevolezza femminile della propria forza propositiva comincia a essere coscienza condivisa, ora che dopo l’emozione seguita alla morte di Giulia Cecchettin gli uomini hanno cominciato a interrogarsi sulla cultura patriarcale o post-patriarcale che dir si voglia, qual è lo stato delle cose del rapporto tra i sessi? >
Femminicidio: un nome nuovo per un orrendo crimine millenario
di Annarosa Buttarelli
Circola da qualche tempo un appello che richiede firme a sostegno della denuncia di “femminicidio di massa” avvenuto il 7 ottobre scorso ad opera di Hamas, in Israele >
Femminicidi, adesso diamo visibilità alla mobilitazione culturale dei maschi
di Stefano Ciccone
È trascorso più di un mese dal funerale di Giulia Cecchettin. In quell’occasione le parole del padre Gino e la presenza di migliaia di persone hanno segnato un cambiamento nella percezione pubblica della violenza maschile contro le donne. Nel frattempo, altre donne sono state uccise dal marito o dall’ex compagno, altre ferite gravemente, sfigurate, minacciate. >
Alla Corte dell’Aja l’umanità è al bivio
di Roberta De Monticelli
Israele a processo davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja. E la pronunzia di quel nome terribile che squarcia tutti i tabù e gli interdetti, genocidio, suscitando raffiche di riprovazioni e negazioni sparate dai politici, israeliani e no. >
Per un pugno di uomini
di Giulia Caminito
Quando ero in quinta elementare nella nostra classe c’era un bambino di nome P. >
La regina di Danimarca che abdica: ecco perché esserle grati
di Umberto Folena
Ci sono due motivi per essere grati a Margherita II di Danimarca, domani ex regina, o forse regina emerita, comunque non più sovrana del suo piccolo regno del nord >
Maria Gaetana Agnesi, la bambina prodigio dei salotti milanesi: un’anima che univa matematica e carità
di Maria Luisa Agnese
Una mente brillante fiorita nel ’700, e apprezzata in tutta Europa. A ventun anni già voleva farsi monaca ma gli obblighi famigliari prevalsero sulla vocazione. Rifiutò una cattedra universitaria a Bologna per stare tra i bisognosi e i malati come infermiera >