Robin Corey
Un buon punto di partenza per indagare l’uso intimidatorio della paura nell’America contemporanea è il posto di lavoro, perché è lì – nelle pratiche di assunzione e licenziamento, promozione e retrocessione scarsamente regolamentate; >
Robin Corey
Un buon punto di partenza per indagare l’uso intimidatorio della paura nell’America contemporanea è il posto di lavoro, perché è lì – nelle pratiche di assunzione e licenziamento, promozione e retrocessione scarsamente regolamentate; >
Luisa Muraro
Iris Murdoch (1919-1999) fu filosofa e romanziera di lingua inglese. Non è vero quello che si è raccontato di lei, che prima fu filosofa e che poi, pentita, sarebbe passata alla letteratura.
Stefano Vinti
Anghiari era per me un luogo sconosciuto. Ne ho sentito parlare per la prima volta durante l’ultimo week end uomini organizzato ad Agape lo scorso aprile. Ho anche impiegato un po’ di tempo ad assimilarequesto nome, che inizialmente storpiavo in continuazione.
Anna M. Ponzellini
Tuttavia, quando abbandoniamo il (consolante) approccio descrittivo delle “buone prassi”, il panorama che, soprattutto in Italia, ci offre la rilevazione quantitativa di tali esperienze appare estremamente preoccupante. Sono infatti pochissime – non oltre il 3%, secondo una stima avanzata da una indagine sulla contrattazione aziendale – le aziende dove negli ultimi anni sono state introdotte norme sul lavoro classificabili, anche in senso lato, come misure favorevoli alla conciliazione. >
una raccolta di Marta Gatti
Scuole occupate contro la Moratti
A Milano quaranta occupazioni. Per la prima volta docenti e studenti sono insieme contro la riforma. Il Forum delle Scuole porta alle superiori il movimento che l’hanno scorso ha scosso le elementari. >
Maria Teresa Carbone
Nella scena che apre La bambina Icaro, romanzo di esordio della ventenne anglo-nigeriana Helen Oyeyemi, pubblicato a gennaio con molto clamore in Gran Bretagna e prontamente edito in Italia da Rizzoli
Guido Zichichi (Studente del liceo Volta)
Gli insegnanti si sono impossessati di una forma di lotta tipicamente studentesca e ci hanno dato una lezione di vita. Dimostrando che si può protestare con intelligenza, senza lasciare spazio ai giustificatissimi attacchi di chi pensa che ogni forma di protesta a scuola sia una perdita di tempo. >
Pierangela Fiorani
Hanno fatto il loro valigino, ci hanno messo spazzolino, dentifricio, sacco a pelo. E un pigiama che ora è diventato un simbolo. Il simbolo della lotta contro la riforma Moratti. C´erano anche i professori l´altra notte nelle scuole di Milano che sono state occupate. Per i docenti è stato un po´ come tornare sui banchi. >