Dal 2003 Pedagogika.it, bimestrale di educazione, formazione e cultura, ritiene rilevante occuparsi di questioni di genere, guardando a come i rapporti tra donne e uomini hanno preso e prendono forma nel contesto dei profondi cambiamenti sociali e culturali intervenuti negli ultimi trenta/quarant’anni. >
Archivio dell'autore: libreria
DFonne e uomini: paradossi, desideri di parzialità e nuove virtù
Barbara Mapelli
E’ forse necessario, innanzitutto, spiegare perché io renda centrale alla mia riflessione il termine ‘parzialità’.
“Diffidenze” a confronto
Stefano Ciccone
Da alcuni anni cerco di portare avanti con altri uomini, tra alterne vicende, una riflessione sulla nostra identità di genere, sui nostri rapporti con gli altri uomini e con le donne, sui nostri desideri e sulle nostre complicità con l’universo simbolico patriarcale, sulla percezione che abbiamo di noi stessi e sulla ricerca di una difficile strada di cambiamento che noi – forse con una forzatura – ci ostiniamo a chiamare di liberazione.
Guardare indietro
Vita Cosentino
Quando si lavora a ferri arriva il momento di calare le maglie. Se ne chiude una, due a ogni giro e solo questo permette di andare avanti, anzi il lavoro rimane informe senza questa operazione che dimensiona, tornando indietro, chiudendo una maglia alla volta. >
la Scuola che Vogliamo
Dall’amore per una scuola di tutti e per tutti è nata l’esigenza di fare chiarezza sulle reali trasformazioni in atto in Italia e nel resto dell’Europa, in merito alle politiche scolastiche dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore. >
La nuova paura
Natalia Aspesi
Se il corpo della donna è al centro dell’ ideologia islamica della violenza e della sottomissione, come sta lo stesso corpo in Occidente o più modestamente, in Italia? Se è quello di Loredana Lecciso sta benissimo, per l’ ideologia maschilista nostrana, perché è riuscito a riportare l’ immagine della donna alla derisione e all’ accantonamento di ogni valore, come fosse una specie di Mae West contemporanea quindi privata di intelligenza e autoironia dalle necessità horror della televisione. >
L’Africa in formato breve
Elfi Reiter
Mai vista metafora più potente di come la fantasia il sogno la creatività non si fanno imprigionare dalle forze oppressive: in Souko Le cinématograph en carton di Issiaka Konaté (giovane regista che vive tra il Burkina Faso e Parigi dove sta cercando fondi per il suo primo lungometraggio) si materializza un cavallo bianco dalla silhouette proiettata sul lenzuolo bianco appeso nel cortile di casa di Alpha, il quale assieme a Amadou si era appassionato del cinema e aveva costruito un cinematografo con cartone, pile e schede traforate disegnate. >
Kerry e il dono dell’immunità
Naomi Klein
Il vero regalo di Kerry per Bush non è stata la presidenza, ma l’immunità. La dimostrazione migliore si incarna nell’uomo Marlboro di Falluja e nei dibattiti surreali che lo hanno coinvolto. La vera immunità genera una specie di delirante decadenza, e la sua faccia è questa: una nazione che si scalda con il fumo, mentre l’Iraq brucia. >