di Ana Mañeru Méndez
Per la prima volta condividiamo in tutto il pianeta un male con lo stesso nome, il coronavirus. >
Archivio dell'autore: Massimo Lizzi
Di diverso e di più
di Silvia Motta
Cosa faremmo noi donne di diverso e/o di più di quello che tante e tanti stanno già facendo da quando il coronavirus ha fatto irruzione nel mondo degli umani? >
Il tempo della lettura e le caramelle al rabarbaro
di Barbara Buoso e Ilaria Durigon
Luoghi simbolici e di condivisione diventano relazioni che resistono.
L’esperienza della Libreria delle donne di Padova, Lìbrati >
Donne e uomini nella comunicazione pubblica sulla lotta al coronavirus
di Massimo Lizzi
Se donne e uomini sono in prima linea nella lotta al coronavirus, possiamo immaginare che, negli ospedali, il peso più grande nel soccorso e nella cura dei contagiati sia retto dalle donne. >
Ripensare tutto fin dall’inizio, a cominciare dal quotidiano
di Ina Praetorius
Con una parola qualsiasi può prendere inizio un nuovo modo di parlare. Per esempio la parola “quotidiano”. Ma cosa vuol dire quotidiano? Esiste davvero il “quotidiano”? >
Il telelavoro e l’indennità Virgina Woolf
di Mariangela Mianiti
Sappiate, voi che pontificate lo smart working e su quanto sia bello lavorare da casa, che non siamo mica scemi e che consociamo benissimo i risvolti freganti. >
Dobbiamo ringraziare la partigiana Tina Anselmi se oggi abbiamo il Servizio sanitario nazionale
di Jennifer Guerra
In questi giorni difficili per il nostro Paese, il plauso al servizio sanitario nazionale è unanime: nonostante le difficoltà dovute ai continui tagli e alla mancanza di personale, lo sforzo di medici e infermieri per fronteggiare questa crisi è senza precedenti. >
Onorare la differenza femminile
di Sarantis Thanopulos e Silvia Vizzardelli
«Il sentore di una differenza non saturabile tra il godimento femminile e quello maschile può dar vita a due atteggiamenti: la testarda, rivendicativa, ostinata marcatura dell’inconciliabile o il desiderio di trovare le parole per dirla, il bisogno di far emergere il “vero” anche al di là della possibilità di condividerlo. >