23 Gennaio 2007
il manifesto

I paradossi della cooperazione

Michele Nardelli
Ha ragione Giulio Marcon (il manifesto 13 gennaio) nel felicitarsi del fatto che avremo finalmente una nuova legge sulla cooperazione internazionale a fronte di una normativa del secolo scorso. E ad auspicare che sia una buona legge. Per farlo però non serve un semplice ammodernamento del vecchio impianto legislativo. Quel che occorre è un “salto di paradigma”. >

18 Gennaio 2007
il manifesto

Passaggio in Africa, dall’ oralità alla scrittura

Maria Teresa Carbone
Pochi giorni fa un grande griot africano, il burkinabé Toumani Kouyaté, dichiarava in una intervista che «il ruolo della parola orale nella società africana resta imprescindibile perché è il solo tratto che unisca tutto il continente». >

10 Gennaio 2007

Progetto per sostenere la formazione letteraria delle ragazze delle scuole medie superiori

Nel Burkina Faso, come nella maggioranza dei paesi africani francofoni, l’espressione scritta della lingua francese, già insufficiente, è sempre meno rispondente alle esigenze. Questo è vero per coloro che usano la lingua come strumento di lavoro, e ancor più per gli artisti, come scrittori di teatro, romanzieri e poeti. Questo stato di cose soffoca dei talenti letterari che pure avrebbero potuto riversare una parte importante del loro genio nel tesoro artistico nazionale. >

12 Luglio 2006
il manifesto

«Stop ai clandestini? Cambiamo l’ordine economico»

Cinzia Gubbini
Detassamento delle rimesse dei migranti, un maggior accesso dei giovani africani nelle università di entrambi i continenti, la creazione di un osservatorio euroafricano sulle migrazioni e un maggior coordinamento nel controllo delle frontiere. Sono questi alcuni degli elementi del «piano d’azione» approvato ieri a Rabat, in conclusione della prima conferenza euroafricana sulle migrazioni. >

14 Giugno 2006

Donne d’Africa, un nuovo inizio

Padre Giulio Albanese
L’Africa in soccorso dell’occidente? Se è così, occorre che essa prenda il fiato, si attrezzi di tutto punto, perché altrimenti rischia di soffocare, se non addirittura di annegare, in questo salvataggio. Infatti, bisognerebbe giungere a un’autentica presa di coscienza dell’Africa, per se stessa.
>