Felice Cavallaro
Assolta perché il fatto non sussiste. Perché era motivata esclusivamente da «una volontà rieducativa» quella tiritera di «sono deficiente» fatta scrivere cento volte all’ alunno lanciatosi con arroganza contro un coetaneo di 12 anni per sbarrargli il passo nel bagno dei maschietti e sputargli addosso il marchio di «gay e femminuccia». >
La scuola sono io – dalla stampa
“Nessun pentimento ma non lo rifarei spero solo che quel ragazzo rifletta”
Alessandro Ziniti
Lei si definisce una «classica» e in questa accezione intendeva la parola “deficiente”: mancante di…, nella fattispecie della sensibilità nei confronti di quel compagnetto così pesantemente apostrofato. >
Punì l’alunno bullo, prof assolta
Alessandra Ziniti
In una scuola, come quella italiana, «inadeguata» a far fronte ai tanti episodi di violenza tra i banchi, anche far scrivere cento volte “Sono deficiente” al bullo di turno è un modo legittimo per intervenire a tutela del più debole e dell´intera classe e con finalità esclusivamente educative nei confronti dei ragazzi che ritengono, con la prevaricazione, di guadagnarsi la leadership del gruppo. >
Cara ministra ecco perchè non ci stiamo
Henri Margaron
Una lettera di Forum Droghe di Henri Margaron dimessosi dalla Commissione consultiva sulle tossicodipendenze istituita presso il Ministero della Salute a seguito delle recenti “esternazioni” della ministra Turco sulle droghe. >
Il cane antiproibizionista
Paola Mastrocola
Ma come, questa non era la scuola dell’accoglienza e del dialogo? La scuola che istituisce sportelli di aiuto, ore di ascolto, percorsi di recupero? >
Una scuola da film Fantasia al potere, non ci sono soldi
Sara Farolfi
Studenti che maneggiano macchine fotografiche e telecamere. Professori che girano tra i corridoi, sotto le braccia una mazzetta di dvd. «Matrix», «Les amants diaboliques», «Umberto D», impilati sulla cattedra. Milano sembra lontana, a guardarla da qui. >
Touraine: «La scuola? Deve tornare a puntare sull’individuo»
Cinzia Gubbini
Il sociologo francese Alain Touraine si trova a Roma per il trentaseiesimo convegno nazionale «Scommettere sulla scuola per una scuola di tutti e di qualità», del Centro di iniziativa democratica degli insegnanti (Cidi). Una tre giorni alla Terza università che si concluderà domani. >
La maestra: così i miei alunni non si sentono in un ghetto
Stefano Rossi
Gilda Antonucci, 55 anni, è maestra elementare. Insegna alla scuola elementare Russo, che fa parte di un plesso, il Russo-Cesalpino, con 29 classi, 600 alunni e 240 bambini stranieri. importante? >