14 Dicembre 2005

LIBERTA’ FEMMINILE E DIFESA DELLA 194: LE DONNE SI PREPARANO IN TUTTA ITALIA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 14 GENNAIO. PRIMA TAPPA IL 18 DICEMBRE E DINTORNI!

Dopo l’assemblea del 29 novembre a Milano, “usciamo dal silenzio” è ormai una realtà in tutta Italia. L’invito rivolto alle donne e agli uomini di altre città ad organizzare, per la giornata del 18 dicembre e dintorni, assemblee analoghe a quella che si terrà a Milano in quella data (alle 21 in Camera del lavoro, Corso di Porta Vittoria 43) in preparazione della manifestazione nazionale del 14 gennaio a Milano “per la libertà delle donne, premessa e compagna della liberta’ di tutti, per l’autodeterminazione e la difesa della 194”, ha raccolto molte adesioni, e le risposte non hanno tardato ad arrivare. >

9 Dicembre 2005
la Repubblica

“Il femminismo toglie dignità alla donna”

Marco Politi
Femministe sotto attacco nell´omelia che l´arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra dedica alla Madonna Immacolata. Sul banco dell´accusa mette «l´ideologia femminista», colpevole di aver costretto la donna a vivere in situazioni contrarie a dignità. >

7 Dicembre 2005

Che cosa significa la strana pantomima maschile intorno alla legge 194?

Luisa Muraro
Stiamo assistendo ad una pantomima di politici, intellettuali ed ecclesiastici, intorno alla legge che ha legalizzato l’aborto in Italia.
Alcune donne cominciano a reagire, in parlamento, sui giornali e in altre sedi. Un’assemblea autoconvocata, donne e uomini, alla Camera del lavoro di Milano, ha indetto una manifestazione nazionale per il 14 gennaio, a Milano. >

5 Dicembre 2005

La legge 194 e la legge 40

Maria Grazia Campari
La questione della legge 194/78 che consente l’aborto, va secondo me affrontata interrogandosi principalmente sul senso dei ricorrenti attacchi all’autodeterminazione procreativa delle donne, un capitolo nel quale si inserisce a pieno titolo anche la legge 40/04 sulla PMA. >

3 Dicembre 2005
la Repubblica

Le donne colpevolizzate

Natalia Aspesi
Si resta frastornati dal fiorire di proposte per convincere le donne a non ricorrere all´interruzione di gravidanza prevista dalla legge 194, da giorni sotto tiro clericoparlamentare: soldi, pochi, durante la gravidanza, oppure soldi, pochi e una tantum, alla nascita, soldi solo alle donne di provata indigenza, oppure soldi a tutte, anche a quelle che già da mesi in vista del lieto evento hanno prenotato a caro prezzo una nanny abilitata solitamente a far crescere piccini di gran casato: e meno male che è stata chiesta dalla sinistra anche la tutela alla maternità per le disoccupate e le lavoratrici a tempo determinato, che oggi quindi, e in tanti distratti non lo si sapeva, non hanno alcun diritto e vengono ancora considerate noiose portatrici di bambini in dovere di arrangiarsi da sole. >

2 Dicembre 2005

Della serie: nulla vi verrà risparmiato

L’UDI, Unione Donne in Italia, reagendo allo stordimento allibito che quasi fa mancare alle donne la parola, a cui si aggiunge il vigile maschilismo di media, agenzie culturali varie e partiti politici non solo di destra, contrappone alcune ragioni alla marea montante di ispezioni, minacce, proposte, tutte contro la dignità e la salute delle donne, contro i Consultori e contro la legge 194. >

1 Dicembre 2005

194 e dintorni

Oriella Savoldi, della Segreteria Flai Cgil Lombardia

E’ viva in me l’indignazione per l’iscrizione nella legislazione italiana e precisamente nella L.40, legge sulla procreazione assistita, della soggettività giuridica dell’embrione: prioritaria rispetto alla stessa soggettività giuridica riconosciuta a una donna, fortemente alimentata in questi tempi nel dibattito politico e nella campagna di colpevolizzazione dell’aborto, che, a partire dal potere ecclesiastico, dai livelli istituzionali e dai mass-media, mette le donne sul banco degli imputati. >