Nicoletta Dentico * Raffaele Salinari ** Kosovo, Afganistan e, ormai ineluttabile, l’Iraq. Sono i ciclici scenari che collegano, accanto alle crisi tragicamente ignorate, il trascorso secolo breve a quello che viviamo oggi.
Approfondimenti
La forza delle parole
Roberto Pasquali
La guerra teme la poesia.
Violenza: un discorso da mettere sottosopra
Di Giordana Masotto
Anche negli anni ‘70 non mi sentivo fisicamente insicura. Camminavo a notte fonda nelle vie di Milano, dopo quelle riunioni di donne, lunghe lunghe, e tornavo a casa piena di pensieri e di emozioni. Radiante. Non ci pensavo quasi mai, ma avevo la sensazione che fossimo padrone delle strade, che niente ci avrebbe colpito.
No Logo “Guerra”
Stefano Pistolini Naomi Klein ha preso sul serio la missione che le è precipitata addosso allorché il suo No Logo si trasformò, un paio d’anni fa, da provocatoria indagine sugli scheletri nell’armadio delle corporation, in manifesto comportamentale del movimento anti-globalizzazione.
Le sale d’attesa della modernità
Federico Rahola È quindi in questa via di mezzo, che si colloca un testo come La società contro lo Stato.
Lysistrata Project
Cristiana Piccino Parte da New York un grido contro la guerra nei teatri di tutto il mondo Aristofane oggi. Ideata da Katrhyn Blume e Sharron Bower, l’iniziativa ha coinvolto oltre cinquanta paesi
Le donne dell’Afghanistan
Coordinamento italiano a sostegno di Rawa Abbiamo visto sulle vostre pagine le splendide foto di bambine e ragazze afghane, ritratte dalla Benetton a pubblicizzare il nuovo corso della politica afghana rispetto alle donne.
Idoli infranti
Alberto Leiss
Questi appunti – volutamente in forma di abbozzo – sono stati letti per aprire una discussione svoltasi presso la Libreria delle donne di Milano e voluta dall’Associazione per il rinnovamento della sinistra, in vista di un secondo convegno per sviluppare l’analisi sulla crisi capitalistica avviata con l’incontro pubblico “Idoli infranti”, tenuto a Milano nel giugno 2002. >