12 Marzo 2006
"Liberazione della Domenica" Supplemento del quotidiano Liberazione

Palestinesi, “malati di speranza”

Luisa Morgantini

La popolazione della Cisgiordania e gaza di fronte al ricatto del taglio degli aiuti internaionale, alla distruzione dei raccolti e al rischio del collasso dell’economia dell’ ANP.

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11 Marzo 2006
il manifesto

Lo sguardo di Dunja sulla guerra

Riccardo De Gennaro

Una ragazza giovanissima precipitata nella catastrofe della guerra, tra la violenza delle bombe nemiche e la follia degli amici. «Ci sentivamo come i partigiani» >

1 Marzo 2006

Ebrei per la pace a Bi’lin. Stupefatti

Paola Canarutto Bi’lin è un villaggio agricolo, a cui la “barriera di separazione” confisca metà del terreno coltivato. Il motivo ufficiale addotto dalle autorità israeliane è che la “barriera” viene costruita per motivi di sicurezza, ma il movente reale è quello di impadronirsi di terra per la colonia ebraica ortodossa di Modi’in Illit.

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17 Febbraio 2006
Liberazione

La guerra non ci dà pace. Donne e guerre contemporanee

Chiara Fraschini

La ricerca di dieci autrici e un autore. Un libro rivolto anche a scuole e insegnanti, con percorsi didattici nella prospettiva di genere
Uno sguardo femminista sui conflitti del nostro tempo

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19 Ottobre 2005
il manifesto

Madri contro, truppe in crisi

A. PA.

Rose Gentle, madre di un soldato scozzese morto in Iraq nel 2004, ha deciso di iniziare la propria battaglia contro la guerra, sull’esempio dell’americana Cindy Sheehan. Rose ha annunciato ieri di voler creare un campo della pace installato in permanenza davanti a Downing Street.

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27 Settembre 2005
il manifesto

Sit-in illegale, arrestata Cindy Sheehan

S.D.R.

La polizia di Washington non deve avere un gran senso dell’opportunità. Ieri ha deciso di arrestare, davanti a un gran pubblico e alle telecamere, Cindy Sheehan, la madre di un giovanissimo militare morto in Iraq – ovvero, la donna attorno a cui si è coagulato e rivitalizzato negli Stati uniti un movimento contro la guerra.

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25 Settembre 2005
il manifesto

L´America riscopre i pacifisti in centomila sotto casa Bush

Vittorio Zucconi
Il granello di senape che la madre di un caduto buttò davanti al ranch di Bush in agosto, mette radici in settembre a Washington davanti alla Casa Bianca. Cresce nelle migliaia di persone venute qui a raccontare il malessere di un´America che non marcia più compatta al suono dei tamburi di guerra. Non è la presa della Bastiglia, la folla che vedo marciare e scandire “Bush lies, thousands dies”.

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23 Agosto 2005
il manifesto

Caro George, non me ne vado

Cindy Sheenan

I media si sbagliano. Le persone che sono venute a Camp Casey a darmi una mano per coordinare la stampa e gli avvenimenti non mi stanno mettendo le parole in bocca: è il contrario. Sono conosciuta da un pò come una persona che dice la verità e la dice forte e chiara, ho sempre chiamato un bugiardo bugiardo e un ipocrita ipocrita. Adesso devo usare un linguaggio più pacato per rivolgermi ad un pubblico più vasto.

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