Guillermo Altares Il mercato del quartiere sciita di Al Kadhamiya vive del tutto libero dai timori per la situazione della sicurezza che si sono abbattuti su altre zone di Bagdad da quando la città è stata presa dagli americani, il 9 aprile.
Pratiche di lotta
Quei civili chiamati alle armi
Giulio Marconi
La partecipazione di un «manipolo» di ragazzi/e impegnati nel Servizio Civile Nazionale (non gli obiettori di coscienza: considerati troppo pericolosi) alla parata militare del 2 giugno è l’ennesimo segnale della cooptazione del «civile» e dell’umanitario dentro la cornice e la logica di un protagonismo delle Forze armate fatto da «soldati di pace» (titolo della prossima serie di telefilm Rai) che fanno le «guerre umanitarie», naturalmente.
La verità sulla soldata Jessica
Marco D’Eramo
Il suo salvataggio «dai torturatori iracheni» aveva commosso l’America e il mondo. Ma ora si scopre che fu tutta una montatura allestita dal Pentagono per dare un volto umano a una guerra che si stava trascinando
Lettere
Serena Orazi, Serena Fredda Continuare a chiedersi il perché dei silenzio delle donne o della loro invisibile presenza nel movimento non può che continuare a suscitare un imbarazzato e imbarazzante silenzio.
Bandiere della pace in Iraq
Teresa Sarti Strada Caro direttore, le scrivo per segnalare a lei e ai suoi lettori alcune immagini, nel caso vi fossero sfuggite. Ho visto, durante il Tg3 serale di Pasqua, la breve cronaca di un episodio che assume una altissima valenza simbolica per me e per la gente di Emergency, ma non solo, credo.
Baghdad, Sherazade tra le macerie racconta
Lidia Ravera Narrando storie Sherazade procrastinava l’esecuzione della sua condanna a morte. Lei parlava, e il boia restava in attesa.
L’Iraq visto dalla Selva lacandona
Subcomandate insurgente Marcos Secolo XXI. Il nuovo secolo ripete in alto la vocazione del suo predecessore: le proposte politiche trovano fondamento nel dominio e nell’esclusione dell’altro.
Una partita dopo la guerra
Silvia dai Prà Qualche mese fa una minuscola fetta del mondo sportivo iracheno ha lanciato una proposta attraverso la stampa internazionale.
