7 Marzo 2003
l'Unità

No Logo “Guerra”

Stefano Pistolini Naomi Klein ha preso sul serio la missione che le è precipitata addosso allorché il suo No Logo si trasformò, un paio d’anni fa, da provocatoria indagine sugli scheletri nell’armadio delle corporation, in manifesto comportamentale del movimento anti-globalizzazione.

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6 Marzo 2003
il manifesto

Lysistrata Project

Cristiana Piccino   Parte da New York un grido contro la guerra nei teatri di tutto il mondo Aristofane oggi. Ideata da Katrhyn Blume e Sharron Bower, l’iniziativa ha coinvolto oltre cinquanta paesi

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5 Marzo 2003

Le donne dell’Afghanistan

Coordinamento italiano a sostegno di Rawa Abbiamo visto sulle vostre pagine le splendide foto di bambine e ragazze afghane, ritratte dalla Benetton a pubblicizzare il nuovo corso della politica afghana rispetto alle donne.

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25 Febbraio 2003
il manifesto

La coscienza di Toni Smith

Peter Parker Trenta anni dopo Muhammad Alì e i pugni chiusi di Città del Messico, una sconosciuta cestista americana volta le spalle alla bandiera a stelle e strisce perché contraria alla guerra in Iraq. I militari e i tifosi la prendono di mira, la sua università la difende a spada tratta

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20 Febbraio 2003

Mirafiori, i cavalli e «la Feroce»

Marco Revelli Da immigrato a operaio. Una metamorfosi datata anni `60 e raccontata attraverso la vita di tre tute blu, che è anche un modo per raccontare la storia della Fiat in un momento in cui la fabbrica per eccellenza viene commemorata attraverso la morte di Giovanni Agnelli.

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19 Febbraio 2003
il manifesto

I balconi, le mani, le donne

Luisa Morgantini
Sul balcone di fronte al mio la bandiera della pace non c’ è più. Nella penuria di bandiere è stata tolta per portarla alla manifestazione di sabato scorso. Ma non è ancora tornata al suo posto. Sono andata a suonare il campanello, non c’era nessuno e così ho lasciato un messaggio: non è finita, siamo solo all’inizio !

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15 Febbraio 2003
il manifesto

We, the people

Ida Dominijanni
«Noi, il popolo, we the people, non vogliamo questa guerra: milioni di americani sono con voi e sfidano il presidente Bush», dice dal palco di San Giovanni a Roma, prima accolta con freddezza poi applaudita con calore, Mss. Campbell, la prima donna sacerdote del consiglio delle chiese degli Stati uniti.

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