28 Ottobre 2020
Corriere della Sera

La pianta tagliata e l’ira delle aborigene

di Marta Serafini
L’albero delle direzioni è una pianta sacra per la cultura degli aborigeni australiani Djap Wurrung, in particolar modo per le donne indigene, abituate a partorire nascoste tra le sue foglie. […] Ma ora […] non c’è più. È stata tagliata per far posto ad un’autostrada da 157 milioni di dollari. >

24 Ottobre 2020
Corriere della Sera

Le donne stanche di Trump – Intervista alla filosofa Kate Manne

di Viviana Mazza
Donald Trump ha un problema con l’elettorato femminile. I suoi consensi sono crollati tra le donne, tranne le bianche non laureate, che scelsero lui nel 2016 e che sembrano intenzionate a farlo di nuovo, con un possibile peso negli Stati in bilico. Ma colpisce il collasso della sua popolarità̀ tra le bianche laureate >

18 Ottobre 2020
Corriere della Sera

Un plebiscito nelle urne per la rivoluzione gentile (ma decisa) di Ardern

di Monica Ricci Sargentini
Non sono stati tre anni facili per la Nuova Zelanda. L’attentato antiislamico di Christchurch, l’eruzione del vulcano di White Island, la storica sfida della pandemia che ha portato alla recessione più grave dalla Grande depressione. Eppure Jacinda Ardern, quarant’anni, ne è uscita tanto rafforzata da essere rieletta ieri con il 49% dei voti, un risultato che il Labour party non otteneva da decenni e che le consentirà di formare, se lo vorrà, un governo monocolore, cosa che in Nuova Zelanda non accadeva dal 1993. >

15 Ottobre 2020
Via Dogana

Pippa Bacca: a che prezzo, a che pro

di Luisa Muraro
Al Cinema Mexico di Milano danno il documentario dedicato a Pippa Bacca da Simone Manetti, che ha intitolato il suo film Sono innamorato di Pippa Bacca. Anche noi. Nel 2008 la rivista “Via Dogana” (n. 85) le ha dedicato questo articolo, che riproponiamo. “Via Dogana” adesso si pubblica sul sito della Libreria delle donne. >

11 Ottobre 2020
il manifesto

Quell’infanzia rubata da una pratica brutale e a lungo dimenticata

di Alessandra Pigliaru
Si chiamano «misure coercitive a scopo assistenziale» e rappresentano lo scenario che in Svizzera, fino al 1981, ha segnato la vicenda umana di migliaia di bambine e bambini sottratti alle famiglie contro la propria volontà e affidati a istituti di varia natura, oppure a contadini. >