1 Aprile 2012
Corriere della sera

Louise Bourgeois ama Freud

Gianluigi Colin

Un uomo e una donna parlano sottovoce, consapevoli che il luogo nel quale si trovano non è un museo comune. In un angolo, una ragazza sembra perduta: ha le lacrime agli occhi. Tutto è avvolto da una misteriosa atmosfera, al tempo stesso accogliente e inquietante. >

9 Marzo 2012
Artribune

L’Abramovic secondo Marina. L’intervista vera

Ginevra Bria

Milano, venerdì 9 marzo 2012. A distanza di sei anni da “Balkan Erotic Epic” all’Hangar Bicocca, Marina Abramovic torna nel capoluogo lombardo. Tra undici giorni si apre “The Abramovic method”. Al PAC, l’artista sta seguendo l’installazione dell’intero percorso. L’abbiamo incontrata. >

9 Marzo 2012
Artribune

Abramovic: dubbi di metodo

Alessandro Rochi

Marina Abramovic (Belgrado, 1946) non soltanto è il nome più autorevole della performance art contemporanea ma anche l’artista tout court senza pari in termini di notorietà e riconoscibilità mainstream. Livelli da rockstar acquisiti grazie a una capacità comunicativa e mediatica impressionante (e anche spregiudicata, a giudicare dalla scelta dei recenti palcoscenici televisivi italiani). >

12 Gennaio 2012
la Repubblica

Quelle artiste da collezione

Lea Mattarella

Una donazione come ultimo atto di una catena intrecciata al femminile: è questo il senso del lascito di Mirella Bentivoglio al Mart di Rovereto. >

1 Dicembre 2011
Mezzocielo

Arte, Politica, Cultura del Consumo

Mariella Pasinati

Compro dunque esisto si leggeva in un’opera del 1987 di Barbara Kruger, l’artista americana che, fin dagli anni ’70 del ‘900, ha caratterizzato la cultura visiva del nostro tempo con le sue personali combinazioni di messaggi in carattere tipografico ed immagini tratte da libri, riviste, pubblicità, nel contrasto cromatico di bianco-nero e rosso. Usando il linguaggio pubblicitario e dei media, Kruger ha decostruito il codice dominante della comunicazione di massa e mostrato l’aspetto velenoso -e seduttivo- del consumismo. >

22 Giugno 2011
la Repubblica

Il corpo martoriato delle donne

Olga Gambari

TORINO – Eroi, ma quante eroine? L’ eroismo femminile declinato nella mostra Eroi ha le caratteristiche dell’ intimità e della tenacia. Un piccolo ma granitico eroismo quotidiano, che circumnaviga la dimensione autobiografica, trasformando il vissuto comune in forme di resistenza e sopravvivenza universale. >