20 Giugno 2004
l'Unità

«La pace? È un grande progetto politico»

Antonella Marrone
Giovedì scorso, al telefono. «Ciao Tom, devo fare un articolo piuttosto ampio sul movimento per la pace. Che mi dici? Come ti sembra che vadano le cose?».

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19 Giugno 2004

Due donne nella nuvola. Tossica

Marina Forti Due sopravvissute alla tragedia di Bhopal, messe per la prima volta a confronto col mondo fuori di casa, hanno imparato molto. E sono diventate due vere leader nazionali.

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16 Giugno 2004

Grottammare, la Porto Alegre dell’Adriatico

Vittorio Longhi Oggi, Grottammare, 14 mila abitanti, non è solo una località turistica premiata dalla bandiera blu per il mare pulito e arredata da giganteschi e profumati oleandri, ma è una città simbolo di democrazia partecipativa, tanto che molti continuano a definirla «la Porto Alegre italiana».

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12 Giugno 2004
il manifesto

«Per fermare Sharon il nostro rifiuto non basta più»

Michelangelo Cocco
Jonathan Shapira, pilota-obiettore: una mobilitazione internazionale contro il massacro dei palestinesi
Politica della paura:Il premier prova a convincere il pubblico che non abbiamo un partner con cui fare la pace e che quindi ci dobbiamo chiudere con un muro. Chissà che un domani non sia necessario anche un tetto, che ci isoli dall’alto

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9 Giugno 2004
il manifesto

Israele e Palestina, la sfida della pace

Cristina Piccino
Regista, militante nei movimenti pacifisti, Keren Yedaya, autrice di «Or», rappresenta le nuove generazioni del cinema israeliano. Che metabolizzata la lezione dei più «grandi», guerra, occupazione, violenza la raccontano nella cifra segreta e implacabile del vissuto quotidiano

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2 Giugno 2004
il manifesto

Puissance de l’amour

Graziella Durante

dall’intervista dal titolo “La Spectre dell’ordine mondiale” a Tzvetan Todorov.

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26 Maggio 2004

In via Tomacelli con «Hanoi Jane»

Luciana Castellina Estate `72, Jane Fonda e il marito Tom Hayden, attivisti-bandiera contro la guerra in Vietnam, vengono in Europa per delle conferenze. E passano anche dalle stanze del manifesto…

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23 Maggio 2004
il manifesto

In qualità di architetto non posso accettare che Israele…

Paolo Moscogiuri Sono consapevole del fatto che il fare architettura non termina con la realizzazione di spazi più o meno qualificati, ma che prosegue con lo «stratificarsi» delle azioni, delle emozioni, dei sentimenti di chi li abita, che li renderanno vivi e unici.

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