17 Marzo 2023
La Sicilia

L’onda luminosa del femminismo

di Pinella Leocata
Una mostra, un’istallazione e vari interventi per celebrare l’8 marzo e “L’onda luminosa del femminismo”. >

15 Marzo 2023
La Stampa

Kabul, partire o morire

Francesca Mannocchi
Cinquantasette delle settantanove vittime del naufragio di Cutro arrivavano dall’Afghanistan. Avevano lasciato il Paese con le loro famiglie >

14 Marzo 2023
il manifesto

Ma ora «diamoci una mossa!»

di Alberto Leiss
È proprio vero che la politica (partiti e istituzioni della democrazia rappresentativa) è in una «crisi irreversibile»? >

8 Marzo 2023
il manifesto

Antonella Veltri: «Femminicidi costanti. E i fondi tardano»

di Alessandra Pigliaru
«Per noi, senza retorica, 8 marzo è ogni giorno». Antonella Veltri, presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, non ha dubbi nel constatare che, al di là di ogni celebrazione, un sistema complesso come quello dei centri antiviolenza (oltre 80 quelli che fanno capo a D.i.Re) e case rifugio, sia presente e attivo con ostinazione ogni giorno. >

8 Marzo 2023
Corriere della Sera

Il costo della virilità

di Monica Ricci Sargentini
In Italia gli uomini sono responsabili della maggior parte dei comportamenti antisociali. I dati, forniti dall’Istat per il 2018, fanno impressione >

4 Marzo 2023
Il Quotidiano del Sud

Verità e giustizia per le vittime della strage di Crotone

di Franca Fortunato
La strage di migranti consumata a pochi metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro (Kr), quando ancora era buio, soffiava forte il vento e il mare in tempesta si gonfiava sempre più, mi ha lasciato molto dolore e rabbia. Dolore per la morte di tante donne, uomini, bambine/i innocenti. >

2 Marzo 2023
Il Foglio

I disastri logici e di libertà della Ley trans, che non c’entra coi diritti. Intervista alla femminista spagnola Amparo Domingo

di Marina Terragni
Per dare un’idea dello strepitoso casino ingenerato dalla Ley Trans approvata una settimana fa in Spagna basterebbe questo: una cinquantina di machistas di estrema destra, inferociti per i “privilegi” riservati alle donne – quote, percorsi protetti, leggi contro la violenza maschile e così via – hanno anticipato al Mundo che si presenteranno in massa all’ufficio del registro per dichiarare il cambio di sesso >