Cristina Piccinno
L’oggetto da cui non si separerebbe mai è la sua pipa, il personaggio che ama di più nella storia del cinema è Charlot e se gli chiedi cosa significa fare un film risponde: “È come cucinare un buon pranzo”. >
Approfondimenti
Naomi Klein contro le menzogne di Bush
Naomi Klein I dati del mese di aprile indicano una ripresa economica e la creazione di nuovi posti di lavoro negli Stati uniti, numeri che il presidente Bush sta usando per la sua campagna elettorale, ostentando ottimismo e una fede incrollabile nel liberismo.
Lynndie si diverte. E noi?
Ida Dominijanni Leggo che Lynndie England si è divertita, lo giura e lo rivendica. Si è divertita a fare – «nulla di grave, cose di routine » – e si è divertita a fotografare, in allegra combutta con Sabrina Barman, altra simpatica figurina femminile del carnaio di Abu Ghraib. Divertita, ecco.
Scuola, in 80 mila in corteo contro la riforma
Per la quarta volta, negli ultimi mesi, il mondo della scuola è sceso in piazza per dire «no» alle riforme varate dal ministro Moratti. Erano in ottantamila, a Roma, secondo gli organizzatori, in cinquantamila secondo le cifre ufficiali. >
Uno spettacolo antico
Vittorio Melandri Caro Barenghi, è vero, «i cattivi sono anche inferiori» (La risposta di sabato). E nei panni della iena, la soldatessa Lynndie ci si è messa con le sue mani ben prima che ce la mettesse jena.
Se il generale è una cattiva ragazza
Bia Sarasini
Sorridente e carina la ragazza fa capolino sulla sinistra della foto, guarda l’obiettivo e alza i pollici, in segno di vittoria. Come una qualunque coetanea in giro per il mondo. Vestita casual ma alla moda, cioè maglietta e pantaloni nei colori militari/mimetici così diffusi in questo tempo di guerra.
Dopo Lynndie più niente è come prima
Ida Dominijanni “Prima i nostri nemici hanno creato l’attentatore suicida. Ora noi abbiamo il nostro attentatore suicida digitale: la macchina fotografica”. Così Robert Fisk sull’Independent di venerdì, ripreso dal manifesto e tradotto dall’Unità di sabato.
Il ruolo degli uomini
Sara Gandini e Umberto Varischio
Caro manifesto, del dibattito avviato dall’articolo di Manuela Cartosio e dalla trasmissione L’Infedele, del primo maggio, un aspetto ci turba profondamente: la quasi completa afasia maschile >